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MotoGP, Iannone: Hayden mi ha trasmesso la positività e la libertà degli americani

The Maniac  fiducioso per l'appuntamento francese: "A Le Mans vedrete una Suzuki più forte in staccata"

MotoGP: Iannone: Hayden mi ha trasmesso la positività e la libertà degli americani

Le Mans è l’esame di riparazione per Andrea Iannone. Il pilota Suzuki ha l’obbligo del riscatto dopo l’amarezza di Jerez, quando una caduta lo costrinse ad alzare bandiera bianca nei primi giri. Oltre al meteo, non mancheranno le incognite in Francia.

“È la mia prima volta con Suzuki qua in Francia e non saprei cosa aspettarmi, spero comunque di ottenere più di quanto portato a casa fino a questo momento. Credo che a Jerez ci siano stati di buoni riscontri dopo il test, in particolare sul comportamento della moto”.

In particolare a cosa ti riferisci?

“Abbiamo provato qualche novità che ha dato vantaggi in determinate aree interessate, però sono ancora da perfezionare. Alcuni aspetti ci soddisfano, altri non del tutto”.

Quali?

Abbiamo migliorato molto in frenata e perso in agilità, che sarebbe il punto di forza della Suzuki. Alla fine non abbiamo deciso di introdurre queste novità a Le Mans, bensì ho semplicemente chiesto di unire i pacchetti attuali, mantenendo l’agilità classica e quanto riscontrato in staccata”.

Le Mans diventa l’occasione per puntare sulla nuova carena?

“Questa è una pista dove le ali possono fare una bella differenza, l’abbiamo visto diverse volte in passato, dato che la moto era più stabile. Sarà quindi importante comparare entrambe le carene per capire quale sia la migliore soluzione”.

L’incidente di Hayden ha scosso tutti.

“Il primo anno che arrivai a Borgo Panigale ricordo quanto fosse veloce, non era facile essere forte come lui. Mi ha insegnato a capire meglio la moto e come guidarla, sfruttando al massimo le potenzialità della Ducati”.

Cosa ricordi del vostro rapporto?

“L’ho sempre considerato umile, mai sentito un pilota nel paddock parlare male di lui, inoltre mi ha trasmesso quella libertà e la positività tipica degli americani. La sfida con la sua vita è la più importante e spero ce la possa fare, augurandoglielo con tutto il cuore”.    


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