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SBK, Imola: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Rossa, come la Ducati di Davies, la cornice dei 75 mila e la bandiera esposta ben 16 volte. A Imola un tranquillo weekend di paura

SBK: Imola: il Bello, il Brutto e il Cattivo

La Superbike ha fatto tappa a Imola nel weekend con una cornice di pubblico che ha visto ben 75 mila appassionati sulle tribune nella tre giorni del Santerno. Calore, passione e anche un aiuto da parte del meteo, con il sole a splendere alto in cielo. In pista ci ha pensato Chaz Davies a brillare in un appuntamento dove il rosso è stato senza dubbio il denominatore comune.  

IL BELLO Che spettacolo questo Chaz Davies, il gallese non ha sbagliato un solo colpo al Santerno. Sempre davanti in Superpole, Gara1 e Gara2, un weekend coi fiocchi. Non da meno Rinaldi nella Stock1000, la ciliegina sulla torta per il team Aruba.   

IL BRUTTO No ci siamo, cambiano i tracciati ma il copione rimane sempre lo stesso per la Honda di Nicky Hayden, fuori dai giochi dopo quattro giri nella gara di sabato. Non vogliamo poi sapere quale sia l’umore di Federico Caricasulo. Una domenica amara per il ravennate, prima la caduta nel warmup, poi la Yamaha che non parte e infine il ritiro. Lo aspettiamo a Donington.

IL CATTIVO Lo conosciamo bene e non usa mai mezzi termini. Nel post gara Tom Sykes non ha esitato a bacchettare Ayrton Badovini, definendo stupido il suo comportamento di rimanere in pista con il motore rotto. Aspettiamo la replica del pilota piemontese.   

LA DELUSIONE Lorenzo Savadori sognava in grande davanti al proprio pubblico, invece è stato protagonista di una tre giorni anonima dove ha faticato costantemente con la sua Aprilia. In Gara2 sono quasi 50 i secondi incassati dalla Ducati di Davies. Serve fare qualcosa al più presto.

LA SORPRESA  Per la prima volta in stagione Johnny Rea non sale sul trono in un round del Mondiale Superbike. Se questa non è una sorpresa.

LA CONFERMA Ancora lui, Johnny Rea. Se non sale sul gradino più alto del podio, mal che vada è secondo, proprio come ad Aragon. Non scordiamoci poi della Supersport, perché Kenan Sofuoglu è tornato e vuole prendersi nuovamente lo scettro.   

L’ERRORE L’ha affermato lui stesso, l’errore alla chicane nel tentativo di passare Melandri gli è costato una bella fetta di Gara 2. In fondo anche Rea è umano.  

IL SORPASSO Un boato assordante si è alzato dalle tribune quando Chaz Davies ha infilato magistralmente all’ultima chicane prima del traguardo Tom Sykes. Il sorpasso del gallese vale il prezzo del biglietto.

LA CURIOSITA’ Il round delle derivate si è rivelato una fiction a puntate con ben sedici bandiere rosse esposte nella tre giorni tra cadute, incidenti e motori che si rompono. Mai prima d’ora era accaduto in questa stagione. Per fortuna alle 17 i meccanici hanno potuto iniziare sbaraccare. Non scordiamoci poi del sabato, dove la corrente ha giocato un brutto scherzo a pubblico e addetti ai lavori. Black-out totale al Santerno, in seguito tutto risolto.    

IO L’AVEVO DETTOAprilia ha tutto per diventare la terza forza del Campionato”, così ci ha detto Lorenzo Savadori. Glielo auguriamo col cuore, anche se dopo quanto visto nel weekend c’è tanto da lavorare. Non da meno Marco Melandri: “Domenica l’obiettivo sarà prendere le Kawasaki”. Siamo sicuri che ci riproverà tra due settimane.  

LIETO FINE Tutto è bene quel che finisce bene. Andrea Tucci e Luca Marconi se la sono vista davvero brutta a Imola, tanto da essere trasportati in elicottero all’Ospedale di Bologna. Attraverso i propri profili social hanno però rassicurato in merito alle loro condizioni di salute. Anche noi gli mandiamo un abbraccio forte in attesa di rivederli presto in pista. A Imola anche Eugene Laverty ci ha fatto spaventare con quell’Aprilia che andata in fiamme. L’irlandese però ha la pelle dura, Phillip Island e Sepang insegnano!

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