Tu sei qui

Moto3, Di Giannantonio: La mia crescita? La affiderei a Troy Bayliss

ESCLUSIVA "Sono romano, un pesce fuor d'acqua nel Motomondiale, sogno di regalare il mio casco a De Rossi"

Moto3: Di Giannantonio: La mia crescita? La affiderei a Troy Bayliss

Il Motomondiale ha riposato lo scorso weekend e allora qualche pilota ha voluto cogliere la palla al balzo per fare un salto a Imola ad assistere all’appuntamento tricolore delle derivate. E’ stato il caso di Andrea Dovizioso, ma anche Fabio Di Giannantonio. Il pilota romano era ospita nei box Honda, dove ha seguito dal vivo la domenica di Nicky Hayden e Stefan Bradl.

“Molto bello essere qua a Imola e vedere tanti amici sulla moto. Fa caldissimo, preferisco quasi la temperatura che ci sarà a Le Mans il prossimo weekend”.

Qual è il bilancio dopo queste prime tre gare?

“Dopo l’infortunio ho sempre cercato di essere cauto, iniziando col freno a mano tirato, adesso però posso lasciarlo andare. Sono molto entusiasta per il podio in America, ci voleva. È stato un risultato importante che mi ha permesso di riscattare l’Argentina, adesso credo di aver finalmente ritrovato la giusta strada”.

In questo 2017 l’assetto della tua moto si è rivelato un problema.

“Purtroppo lo soffro già dai test invernali, infatti non sembra esserci una soluzione. Credo che anche a Le Mans lamenteremo le stesse difficoltà, forse dopo il Mugello riusciremo a fare qualcosa di più”.

Lo scorso anno da Le Mans sono iniziate una serie di gare positive però.

“Mi piace molto la pista, anche se nel 2016 ho fatto il gambero dopo una buona qualifica. Il Mugello è la gara di casa e voglio compiere un passo avanti.”

È lecito pensare alla vittoria o è ancora troppo presto?

“Tutti vogliono vincere, sono stato vicino in diverse occasioni. Non manca molto, tantomeno rappresenta una fissazione. Al momento ho una sola priorità, finire le gare, portando a casa il maggior numero di punti”.

Chi è l’anti Mir?

Spero di essere io, anche se lui non ha commesso errori fino ad oggi. Il Campionato è molto equilibrato, Joan ha fatto la differenza nell’essere costante, sempre”.

Cosa pensi del momento complicato di Bastianini?

“A volte ci parlo, però non andiamo sull’argomento. Forse Enea, dopo aver vissuto in un team famigliare, sta soffrendo l’adattamento alla nuova squadra. Non me lo aspettavo così in difficoltà, gli auguro di tornare subito competitivo”.

Prima hai parlato di vittoria. Qual è la strada da seguire?

“Il trucco penso sia finire tutte le gare, anche se non è così semplice. Provando a rimanere nei primi cinque in ogni weekend si può pensare a qualcosa di più”.

In Moto3 siete tanti italiani. Chi è quello che stimi di più?

“Ai tempi giravo con Antonelli e mio padre mi disse più volte di prendere spunto dal suo stile. Poi c’è Fenati, un animale da gara, quando è in giornata è velocissimo. Non voglio scordare Bastianini, siamo cresciuti insieme”.

Cosa ci fa un romano nel Motomondiale insieme a tanti romagnoli?

Sono sempre stato un pesce fuor d’acqua, penso quindi di essere la novità. Ci sono tanti italiani nel Motomondiale, ma non che provengono dal sud diciamo che mi piace essere quello un po’ particolare”.

Quest’anno hai un nuovo compagno di squadra. Cosa cambia?

“Di sicuro imparo lo spagnolo, lo conosco dal 2014 e c’è un bel rapporto tra noi due”.

L’obiettivo del 2017 qual è?

“Vorrei finire tra i primi tre del Mondiale”.

Mir è lanciato verso il titolo. Sarà proprio così?

“Siamo solo alla quarta gara, però il livello è altissimo. Non vorrei sottovalutare Canet, è in grande crescita in questo periodo”.

Sei un tifoso della Roma. Cosa hai provato nel sapere che Marini ha regalato a Totti il casco?

“Bello, ho visto e mi sarebbe piaciuto anche a me incontrare Francesco”.

C’è però De Rossi.

“Vero, possiamo organizzare con lui”.

Hai mai pensato alla Moto2?

“Con l’altezza la Moto3 inizia a diventare un po’ un problema, dato che arrivi a un certo punto che la moto è stretta. Qualcuno inizia a pensare alla Moto2 per la comodità prima di tutto, ma credo che fino al momento in cui non si vinca sono inutili salti di categoria”.

Biaggi è romano come te. Ti piacerebbe avere un maestro come lui?

“Sinceramente non ho mai pensato a questa possibilità, però avere al proprio fianco un campione del calibro di Rossi, Max, ma anche Marquez e Lorenzo in futuro sarebbe fantastico, perché impareresti sempre qualcosa di nuovo ”.

Se dovessi scegliere su chi punteresti?

“Bayliss, è sempre stato il mio titolo. Ho sempre tifato per lui”.

Sei appassionato anche di F1. Chi è il tuo pilota preferito?

“Hamilton, un grandissimo Campione".   

   

Articoli che potrebbero interessarti