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MotoGP, Pedrosa batte Marquez a Jerez, Lorenzo e la Ducati sul podio

Quarta posizione per Zarco davanti a Dovizioso, tracollo Yamaha con Vinales sesto seguito da Petrucci e Rossi soltanto decimo

MotoGP: Pedrosa batte Marquez a Jerez, Lorenzo e la Ducati sul podio

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L’occasione era troppo ghiotta, perché fin dal venerdì ha dimostrato di avere una marcia in più. La pole del sabato è stato il secondo indizio. Dani Pedrosa aveva nella mano tutte le carte in regola per recitare una parte da protagonista a Jerez e così è stato. Lo spagnolo ha dominato infatti l’appuntamento di casa dal primo all’ultimo giro, senza che nessuno sia stato in grado di mettergli i bastoni tra le ruote.

Difficile pretendere di più: “Una gara durissima, non è stato semplice mantenere la calma con lo pneumatico duro, perché io volevo essere più veloce, ma la confidenza non era il massimo in determinate curve – ha commentato il pilota in lacrime poi sul podio – con la hard dovevo essere preciso, poi ho visto Marc avvicinarsi, ma sono comunque riuscito a riprendere il mio passo, vincendo su questa pista speciale”.  

Alle sue spalle Marc Marquez. Questa volta non c’è stato nulla da fare per il fenomeno: “Ho sempre cercato di rimanere a un secondo e mezzo da Dani per poi attaccarlo – ha svelato il 93, che dopo aver tagliato il traguardo si è subito recato in bagno proprio come fece Rossi – all’inizio non mi sentivo a mio agio all’anteriore perché era troppo morbida e si muoveva troppo, mentre Dani riusciva a lavorare meglio sullo pneumatico, vista la sua guida scorrevole. Ci ho provato fino all’ultimo, poi ho preso uno spavento e ho mollato, ma comunque è un risultato positivo”.  

Straordinario il terzo posto di Jorge Lorenzo. La gomma media non ha infatti tradito il maiorchino, sceso in pista col coltello tra i denti. Per lui è il primo podio nella nuova avventura con Ducati: Questo risultato vale quanto una vittoria – ha commentato il 99 – pensavo di finire quinto o sesto, invece riuscivo a essere veloce sul passo gara. Sono molto stanco – ha aggiunto – perché la moto è  stata un po' nervosa”. In parco chiuso il bacio alla GP17.   

Da incorniciare la prestazione di Johann Zarco. E’ sua la migliore delle Yamaha, autore del quarto posto davanti ad Andrea Dovizioso. E pensare che nei primi giri il transalpino era addirittura riuscito a insidiare Marquez. Al di sotto delle aspettative la domenica delle Factory. Vinales si è dovuto infatti accontentare di un sesto posto tra difficoltà ed errori. È andata addirittura peggio a Rossi, finito decimo a causa dei problemi accusati agli pneumatici. Per il Dottore, sceso in pista con gomma hard e media, è il peggior risultato dopo il 12° posto di Le Mans nel 2013. In confronto allo scorso anno, il nove volte iridato è stato 40 secondi più lento, un dato che fa scalpore.

In settima posizione brilla Danilo Petrucci, seguito da Folger e l’Aprilia di Aleix Espargarò. Da registrare le cadute di Crutchlow e Iannone.   

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Pedrosa mantiene la propria posizione seguito da Marquez e un sorprendente Andrea Iannone, che infila Crutchlow. Dietro il britannico c’è Vinales, poi Zarco e Rossi con Lorenzo ottavo. Tre posizioni dietro Dovizioso.

Dopo solo due tornate, Pedrosa ha già mezzo secondo su Marquez, braccato da Iannone e un super Zarco, che in tre sole curve sopravanza Crutchlow e Vinales. Come se non bastasse il francese mette nel mirino la Suzuki di Iannone, infilandola alla curva tredici. Occhio a Lorenzo, che sul rettilineo trova lo spunto per guadagnare la settima piazza ai danni di Rossi.

Il leader della gara viaggia sull’1’40”2, mentre Marquez vede il suo gap salire oltre il secondo e mezzo, tallonato da Zarco. Alla quarta tornata ecco l’attacco vincente del transalpino sullo spagnolo, che vale il secondo posto. Incontenibile anche Jorge Lorenzo, addirittura quinto con la media. Da registrare l’errore di Vinales, che scende fino all’ottava posizione, arrivando al contatto con Iannone in curva 13.

Va peggio a Jack Miller e Alvaro Bautista, entrambi a terra con tanto di gesto di reazione da parte dell’australiano nei confronti dello spagnolo. Incredibile poi quanto accade a Cal Crutchlow e Pol Espargarò, caduti alla undici. Con l’uscita di scena del britannico, Lorenzo sale in quarta piazza seguito da Rossi, Dovizioso e Vinales. Ottavo Petrucci, poi Iannone e Folger.

Quando al termine della gara mancano diciotto tornate, tre Pedrosa e Marquez c’è un secondo e mezzo. Zarco è sempre terzo, braccato a da Lorenzo. Lotta serrata anche per la quinta posizione, dove Dovizioso approfitta di una sbavatura di Rossi per scalzarlo. Cade a terra Rabat, così come Iannone. Ne approfitta Aleix Espargarò per agganciare la top ten.

In vetta Pedrosa regala due decimi a Marquez, mentre Lorenzo soffia il terzo gradino del podio a Zarco. Ci sono però oltre cinque secondi a separare la Rossa dalla leadership. Occhio a Vinales, che in due sole curve si mangia Dovizioso e Rossi, guadagnando la quinta piazza. Per il Dottore il momento è tutt’altro che semplice, perché deve fare i conti con Danilo Petrucci. La Pramac con anteriore hard rende vita difficile al 46, relegandolo all’ottavo posto.     

A dieci tornate dal termine Marc Marquez suona la carica, riducendo a un secondo il distacco dal compagno. I due si concedono anche un giro con lo stesso crono al millesimo. Lorenzo è sempre terzo, mentre Vinales arriva lungo facendosi passare da Dovizioso. Sempre ottavo Rossi seguito da Folger e l’Aprilia di Aleix Espargarò.

Quando ci sono ancora sette giri ecco il ruggito di Pedrosa, capace di recuperare due decimi su Marquez. Lorenzo rimane sempre agganciato sul podio, precedendo la Yamaha Tech3 di Zarco. Crisi nera invece per Rossi, passato addirittura da Folger. Il Dottore non dà cenni di reazione con gomma hard  e media, tanto da cedere il passo all’Aprilia di Aleix Espargarò.

Per Dani Pedrosa la strada è tutta in discesa ed ecco concretizzarsi il primo successo davanti a Marc Marquez, che nel finale preferisce gettare la spugna. Sul podio anche Jorge Lorenzo seguito da Zarco, Dovizioso, Vinales e Petrucci. Ottavo Folger, poi Aleix Espargarò e Rossi decimo.  

 

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