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E’ giunto il pomeriggio a Jerez, e con lui il sole, che ha provveduto ad asciugare gradualmente il tracciato per le FP2 della Moto3. Un turno che ha vissuto il suo momento topico negli ultimi quindici minuti, ovvero quando tutti i piloti hanno deciso di uscire dai box per saggiare le condizioni dell’asfalto. Un asfalto però ancora in condizioni infide, come testimoniano le diverse cadute.
A conquistare la testa del gruppo in questa seconda sessione del venerdì è il capoclassifica del campionato, cioè Joan Mir, che ha da subito dimostrato di trovarsi piuttosto a suo agio a Jerez firmando sulla bandiera a scacchi il tempo di 1’49”564, con il quale relega in seconda posizione un comunque ottimo Romano Fenati (+0.221). Terza posizione con caduta per John McPhee del British talent team (+0.834), seguito da Darryn Binder e dal compagno di Mir in Leopard Livio Loi, che incassa però già un secondo di distacco. In sesta posizione si conferma Tony Arbolino (sul circuito che lo vide vincitore l’anno scorso nel CEV) nonostante una caduta sul finale, che precede la KTM del team Ajo di Niccolò Antonelli, Jakub Kornfeil, Marcos Ramirez e Lorenzo Dalla Porta, in netta ripresa sulla Mahindra del team Aspar.
Appena fuori dalla top ten Aron Canet, mentre alle sue spalle troviamo la coppia del team Gresini Martin – Di Giannantonio, che paga un distacco superiore ai due secondi, seguiti da Suzuki ed Enea Bastianini. Turno non facile per Nicolò Bulega, 19° ed autore di una caduta sul finale al pari del compagno Andrea Migno, 29° dietro a Manuel Pagliani, mentre Marco Bezzecchi è 26°.
