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SBK, Rea, una scheggia sul giro secco e passo gara, 9° Melandri

Nella FP2 l'alfiere Kawasaki si prende la vetta ed è imprendibile nella simulazione gara, 2° Davies, 3° Sykes, 5° Savadori

SBK: Rea, una scheggia sul giro secco e passo gara, 9° Melandri

Il copione si è ribaltato, ma in vetta c’è sempre una Kawasaki. Non è quella di Tom Sykes, bensì di Johnny Rea. Dopo il secondo crono della mattinata, il nordirlandese ha suonato la carica nel pomeriggio, migliorando di tre decimi la prestazione del compagno e bloccando il cronometro sul tempo di 1’35”383. Il numero uno fa la voce grossa sul giro secco e anche sul passo gara, dove gira sull’1’35”, tanto che nessuno sembra in grado di avvicinarsi al momento al.

Alle sue spalle si inserisce la Ducati di Chaz Davies, capace di trovare lo spunto nel finale per inserirsi a ridosso della vetta con poco più di un decimo di ritardo (+0.112). Quanto basta per beffare di 37 millesimi la ZX10-R di Sykes, costretto ad accontentarsi del terzo tempo.

In questa seconda sessione del pomeriggio bisogna registrare i passi avanti di Jordi Torres (+0.429) e Lorenzo Savadori (+0.555). Lo spagnolo della BMW ha mandato in archivio la sessione pomeridiana col quarto crono, precedendo l’alfiere Milwaukee, di nuovo in pista dopo il trauma cranico di Buri Ram. Finalmente ecco arrivare un raggio di sole per il pilota romagnolo, abile nello sfruttare la scia di Rea, dopo essere rimasto fuori dai primi dieci al mattino. Lo seguono Camieri e Laverty, racchiusi in soli 55 millesimi.

Tra i protagonisti della mattina, non si migliora Michael van der Mark (11°, +1.017). L’olandese, quarto al mattino, finisce addirittura fuori dai primi dieci al pomeriggio dal debuttante Krummenacher. Un piccolo passo avanti invece per Marco Melandri (+0.887), autore del nono crono alle spalle della Yamaha di Lowes (nuovamente a terra ma senza conseguenze). Occhio però al gap del ravennate, separato di oltre otto decimi dalla vetta.

Scende al tredicesimo posto invece Alex De Angelis  (+1.675, era settimo in FP1), seguito da Forés e De Rosa. Una sessione da dimenticare per lo spagnolo con soli sei giri. Non è andata certo meglio a Nicky Hayden, per lui otto tornate e una diciottesima piazza alle spalle di Mercado che lascia amarezza. Anche l’argentino è finito a terra.       


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