Tu sei qui

MotoGP, Iannone: il confronto con Vinales? più veloce io per ora

"Ho studiato i suoi dati e ho capito perché non riusciva a superare, ma la situazione non è grave. Ducati in crisi? bisogna solo saperla sfruttare"

MotoGP: Iannone: il confronto con Vinales? più veloce io per ora

Share


Il leone Iannone ha voglia di tornare a ruggire, il parallelo con il re della foresta lo aveva proposto ironicamente lo stesso Andrea dopo la gara di Austin. L’abruzzese, come il felino, è combattivo ma negli ultimi GP era sembrato un po’ in letargo.

“Arrivavo da una bella stagione con la Ducati, avevo finito il 2016 con un podio a Valencia - ricorda - Avevo delle ambizioni diverse, ero carico dopo essermi ripreso dall’infortunio alla schiena.

L’avventura con la Suzuki era iniziata bene…
“Ero stato veloce nei test a Valencia e in Malesia, poi sono iniziate le difficoltà. Anche in Qatar avevo reagito con una forza incredibile, senza quella scivolata sarei potuto salire sul podio. Poi in Argentina avevo un buon potenziale, ma è andata come è andata”.

Non è stato il miglior inizio di stagione possibile…
Ci sono stati degli episodi, un po’ di sfortuna se si vuole dire così, che non mi hanno reso felice. Io ho delle ambizioni alte e non posso essere contento. Bisogna capire cosa è successo, ma Suzuki non mi sta mettendo pressione, anzi mi sta sostenendo”.

Rossi ad Austin ha detto che forse Vinales ha un po’ nascosto i difetti della Suzuki lo scorso anno, sei d’accordo?
Ho i dati di Maverick dello scorso anno e li ho guardati. Però io sono andato più forte di lui in Qatar, come a Sepang, a Phillip Island e in Argentina. Penso che in questa stagione il livello si sia alzato ulteriormente”.

La Suzuki invece non ha fatto progressi?
“Non ci sono stati stravolgimenti, ma è stata una scelta giusta: con due piloti in partenza hanno aspettato il mio arrivo per iniziare a lavorare e sono contento di quello che stanno facendo. Poi fare paragoni con lo scorso anno ha poco senso, Maverick ha un talento incredibile ma io avrei potuto ripetere i suoi risultati nelle prime gare senza le cadute. Con una scivolata in meno adesso staremmo parlando una partenza perfetta”.

Hai capito altre cose studiando i dati di Vinales?
Guardando le gare dell’anno scorso vedevo che Maverick era veloce ma non faceva mai sorpassi. Mi è sembrato strano, e infatti con la Yamaha si è dimostrato un combattente. Anch’io con la Suzuki ho questo problema, e superare è sempre stato il mio punto di forza.

La GSX-RR ha dei limiti in frenata?
Sì, non riesco a essere efficace in quel frangente e a fermarla come vorrei. Però la moto ha anche tante qualità: penso che abbia la maggiore velocità a centro curva, un’agilità impressionante e una grande aderenza al massimo angolo di piega. Poi ci sono altre cose che vanno migliorate”.

Anche il tuo adattamento?
Sicuramente, con la Ducati dopo 4 anni sapevo come sfruttarla al 110% e in questo momento non sono a quel livello con la Suzuki. Servono solo chilometri. Posso assicurare che la situazione non è grave”.

Insieme a Rossi, ti sei anche lamentato della nuova gomma anteriore…
Io e Valentino non ci siamo lamentati, abbiamo semplicemente le idee chiare. Michelin lo scorso anno ha fatto un lavoro incredibile e un’evoluzione impressionante, mi sono complimentato spesso con loro. Però questa gomma non mi è piaciuta dal momento in cui l’ho usata a Sepang, infatti ero caduto due volte”.

Perché?
Suzuki fa lavorare molto gli pneumatici e soffriamo con questo anteriore, si muove troppo. Nei test di Jerez riproveremo la vecchia gomma e sicuramente ci toglieremo dei dubbi, io sono convinto che risolveremo molte cose”.

Con Rins infortunato, in questo momento sei l’unico pilota Suzuki. Ti pesa portare avanti da solo lo sviluppo?
Sicuramente mi piacerebbe in futuro vedere più GSX-RR in pista, anzi è una cosa che ho chiesto. Avere un maggior numero di moto è un vantaggio”.

Ti sei già integrato bene nel mondo Suzuki?
Sono molto contento del loro approccio e del loro metodo di lavoro. Hanno impostato l’intero progetto su di me e questo mi dà motivazione e orgoglio”.

Cosa pensi invece vedendo le difficoltà della Ducati?
Penso che la moto sia ancora competitiva come quella che ho lasciato, a Valencia avevo finito sul podio non troppo lontano da Lorenzo e avevo sempre lottato per le prime posizioni nella scorsa stagione. Non penso che la Ducati abbia fatto dei passi indietro, ma è una moto che bisogna sapere sfruttare. È sbagliato secondo me pensare che Ducati non abbia più una moto in grado di lottare per le posizioni di vertice”.

Sorpreso invece del primo posto in classifica di Rossi?
Come si fa a essere stupiti di Valentino? (ride) Può fare più o meno fatica nelle prove, ma in gara è sempre dove deve essere”.

Dove vedremo te a Jerez?
Sicuramente saremo sempre più competitivi gara dopo gara, penso che i risultati si vedranno da metà stagione in poi. Ora dovrò sapere sfruttare quello che ho e in ogni GP per me è tutto nuovo, non avendo riferimenti su questa moto”.

Il letargo è finito?
(ride) “Sia chiaro che io non mollo. Sono deciso ad affrontare questa sfida e di certo non mi tirerò indietro davanti a nulla”.

__

Articoli che potrebbero interessarti