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MotoGP, Marquez da sballo, quinta pole ad Austin, 3° Rossi

Lo spagnolo beffa all'ultimo tentativo Vinales, quarto Pedrosa davanti a Zarco, col sesto crono Lorenzo precede Dovizioso, 11° Iannone

MotoGP: Marquez da sballo, quinta pole ad Austin, 3° Rossi

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Quando il gioco si fa duro, Marc Marquez mostra i muscoli. Una prova di forza quella del pilota spagnolo, che domani scatterà per la quinta volta consecutiva dalla prima fila. È lui protagonista delle qualifiche di Austin, capace di bloccare il crono sul tempo di 2’02”741. Un vero e proprio rullo compressore il 93, tanto da scendere sotto il muro dei 2’04” fin dal primo giro realizzato.

Per lui non è stato tutto così semplice e scontato, perché all’ultimo tentativo Vinales era riuscito a soffiargli la pole. Immediata però la risposta del cinque volte iridato, che ha rimesso le carte in tavola: “Non pensavo di conquistare la pole, perché la Yamaha è molto competitiva con la gomma nuova – ha spiegato Marc - penso di essere competitivo sul passo gara. Durante questi giorni abbiamo compiuto un passo alla volta e le sensazioni sono migliorate”.

Al numero 25 della Yamaha non resta che consolarsi col secondo crono. Lo spagnolo (+0.130) soffre nella parte centrale, dove lascia per strada decimi preziosi, mentre dimostra la propria forza nel tratto iniziale e soprattutto in quello finale: “Pensavo di aver conquistato la pole – ha commentato – però ho visto che Marc aveva davanti Rossi nel finale e di conseguenza ha potuto spingere di più”. Mentre sulla gara: “Domani abbiamo una bella opportunità di lottare per la vittoria – ha aggiunto - sul passo gara è complicato dare un giudizio, vedremo domani nel warm-up”.  

Oltre al testa a testa Marquez-Vinales, le qualifiche del Texas hanno visto un siparietto tra Maverick e Valentino. Per poco i due non arrivavano al contatto, tanto che lo spagnolo ha reagito con un gesto di stizza nei confronti del Dottore. Quest’ultimo ha spiegato: “Sinceramente non ho capito cosa sia successo, dopo gli parlerò”. Al parco chiuso i due si sono confrontati e tutto è finito con una stretta di mano.

In prima fila c’è anche Valentino, proprio come un anno fa. Il suo distacco però arriva a sfiorare il secondo (+0.932): “È sempre difficile fare una strategia con la pista lunga – ha spiegato il 46 -  capita infatti di trovare del traffico. Con un giro pulito sapevo di poter fare bene e sono soddisfatto”.

Dietro di lui Daniel Pedrosa (+1.125), più veloce di 62 millesimi nel confronto con la Yamaha Tech3 di Zarco, mentre segnali di riscossa giungono da Jorge Lorenzo (+1.410). È sua la Ducati più veloce in qualifica, tanto da chiudere col sesto crono davanti ad Andrea Dovizioso (+1.690). Al rientro ai box il maiorchino si è lasciato andare in un gesto di esultanza, ricevendo l’abbraccio di Paolo Ciabatti.

Al fianco di Dovizioso la Yamaha Tech3 di Jonas Folger (+1.882), braccato dalla Honda LCR di Crutchlow (+1.920), vittima di una caduta all’inizio, poi la Ducati Pramac di Scott Redding. Undicesimo crono per Andrea Iannone (+3.000), anche a lui a terra nei primi minuti, stessa sorte per Jack Miller.   

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