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MotoGP, Lorenzo: in Argentina arrabbiato con me, non con Ducati

Jorge spiega il gesto di lasciare cadere la moto: "non ne sono orgoglioso ma può succedere. Credo ancora nella possibilità di vittoria"

MotoGP: Lorenzo: in Argentina arrabbiato con me, non con Ducati

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C’è stata un po’ di polemica negli scorsi giorni sulle immagini di Lorenzo che, dopo la caduta in Argentina, lascia cadere a terra la sua Ducati. Ad Austin, ha voluto chiarire i motivi di quel gesto.

Non è bello e non ne sono orgoglioso, proverò a far sì che non capiti di nuovo - si è scusato - A volte succede a uno sportivo di avere un momento di rabbia, come un tennista che lancia la sua racchetta, ma questo non significa che disprezzi lo sport o altro. Io ero solo molto arrabbiato in quel momento, sapevo che l’errore era stato solo mio, non ho mai dato la colpa né alla moto né a Iannone”.

Il maiorchino non ha gradito però chi ha marciato su quell’episodio.

Qualche opportunista ha modificato la realtà, dicendo che stavo urlando contro la moto, ma io non ho mai parlato con nessuna moto - ha sorriso - Oppure hanno sostenuto che disprezzassi la Ducati o il lavoro dei meccanici, ma la verità è che io sono orgoglioso di dove sono e contento del lavoro che stiamo facendo. Non c’è altro”.

Ora Jorge deve guardare avanti e prendere il buono dal fine settimana in Argentina.

“L’unica cosa positiva è che non mi sono fatto niente, la moto di Baz è passata a qualche centimetro da me - ha ricordato - Per il resto non c’è stato nulla di positivo, ho fatto solo una curva e proprio quando mi servono più chilometri per confermare le mie sensazioni in sella. Qui continuerà il mio adattamento, non è la pista migliore per il mio stile di guida ma lo è per la Ducati”.

A Termas, però, sembrava avere trovato una buona strada alzando la sella.

Non c’è nulla che ti può dare subito un secondo, ma ci sono tante piccole cose che te ne possono dare mezzo - ha sottolineato - Questo mi permetterebbe di lottare per stare nei primi 5 e magari, nel giorno giusto, anche per il podio. È già diverso che battersi per stare nei 10”.

Lorenzo non sta vivendo un momento semplice ma è contento di come si sta comportando Ducati.

Non mi hanno recriminato nulla, anzi mi sento molto protetto - ha spiegato - È nei momenti difficile che si dimostra la propria fedeltà, quando tutto va bene è facile. Sto cercando di adattarmi velocemente alla Ducati, anche se ci vuole più tempo di quello che mi aspettavo. In questi momenti mi servono più chilometri ma non mi do per vinto: anzi penso che ci sia ancora la possibilità di vincere quest’anno”.

Intanto Ducati ha già deciso i giorni di test privati: prima del GP di Le Mans Lorenzo e Doviziosi saranno al Mugello per un giorno di test, dopo la tappa francese saranno invece a Barcellona per due giorni di prove. Infine, il 25 agosto sarà la volta di Misano per l’ultimo giorno di test concesso dal regolamento.

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