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Canepa: "La SBK? Non ho fretta, la priorità è un'altra"

Il ligure trionfatore a Le Mans: "Una vittoria imparagonabile, adesso abbiamo tutto quello che serve per puntare al titolo"

News: Canepa: "La SBK? Non ho fretta, la priorità è un'altra"

È un weekend da incorniciare quello di Le Mans per GMT94. Storica vittoria nella 24 ore per la squadra formata da David Checa, Mike Di Meglio e Niccolò Canepa. Il pilota ligure torna sul gradino più alto del podio dopo l’amarezza del Bol d’Or. Adesso non ci sono più dubbi: il team Yamaha è pronto a mettere nel mirino il titolo dopo che lo scorso anno è sfumato per un solo punto.

Di più non si poteva sperare.

Credo sia stata un’emozione incredibile, impossibile da paragonare ad altre. Vincere una 24 Ore è difficile da spiegare, perché dietro ci sono tanti sacrifici e duri allenamenti, mentre in gara non puoi permetterti di abbassare la concentrazione. Ancora adesso fatico a crederci”.

Solo nel finale si è decisa la corsa.

“È stata una gara tirata, dall’inizio fino all’ultima tornata. Possiamo dire una sfida sui nervi, perché per tutta la notte siamo sempre rimasti vicini a YART. Eravamo tra i 20 e 40 secondi, un gap strettissimo in una gara come l’Endurance, dove scivolate, safety car, possono influire non poco. Vincere così regala ancora più soddisfazione”.

Rispetto al 2016 vi sentite i favoriti per il titolo?

“Preferisco dire più competitivi in confronto allo scorso anno. La moto ha più cavalli, inoltre l’elettronica è migliorata, così come la confidenza con le gomme. Ovviamente si può e bisogna sempre migliorare, però moto e squadra hanno dimostrato di avere tutto per puntare al titolo”.

Qual è il messaggio che ti è rimasto impresso dopo la vittoria?

“A dir la verità mi ha stupito la quantità di quelli ricevuti. Mi ha scritto Livio Suppo, ma anche Alex Lowes e van der Mark. È stato bello vedere così tanto affetto”.

Suzuki ha invece deluso rispetto all’avvio di stagione.

“Credo che SERT non stia attraversando un momento facile ed è comprensibile. La scomparsa di Delhalle ha pesato molto all’interno della squadra. Inoltre a Le Mans hanno dovuto fare i conti con l’assenza del team manager, che influito particolarmente nella scelta delle strategie. Di sicuro sottovalutarli sarebbe un gravissimo errore”.

Ancora tre appuntamenti, dove bisogna scommettere?

“Difficile dirlo. A Oschersleben abbiamo vinto lo scorso anno, però adesso l’asticella si è alzata, inoltre la gara in Slovacchia sarà un grosso punto interrogativo per tutti. Suzuka mi piace, nel 2016 siamo stati un po’ sfortunati, sarà un appuntamento da non sbagliare”.

Cosa cambia nella preparazione di una gara di SBK rispetto all’Endurance?

“L’attività fisica in palestra è sempre la stessa, cambia forse il tempo che trascorri sulla moto. In Superbike è molto meno rispetto all’Endurance, infatti con GMT94 siamo quasi sempre in pista. Tra dieci giorni andremo in Slovacchia per svolgere nuovi test. Di sicuro questo è un aspetto più piacevole”.

Ti manca la Superbike?

“A dire la verità non mi manca più di tanto. In questa esperienza con GMT mi sento al centro di un progetto. Inoltre l’Endurance è cresciuto molto negli ultimi anni, ci sono piloti competitivi e anche il pubblico lo sta notando. Sono sempre collaudatore Yamaha e quando c’è bisogno di sostituire qualche pilota sono a disposizione. Se dovessi correre in SBK, lo farei solo con un programma solido e a lungo termine”.

Ti aspettavi una Yamaha così veloce?

“Quest’anno la R1 ha compiuto un passo avanti notevole. Alex ha iniziato la stagione col piede giusto e sono convinto che il podio non è così distante”

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