Tu sei qui

West: l'ARRC è un campionato corrotto, tolta la vittoria

Anthony è stato squalificato a Buriram nell'Asia Road Racing Championship: "hanno usato il loro potere per farlo"

News: West: l'ARRC è un campionato corrotto, tolta la vittoria

Share


Non si può dire che il 2017 sia un anno particolarmente fortunato per Anthony West. Dopo il podio nel Supersport a Phillip Island, il pilota australiano non è riuscito a trovare il budget per correre in pianta stabile nel Mondiale e cerca di barcamenarsi partecipando anche a serie non di primo piano.

Lo scorso fine settimana era impegnato nel secondo appuntamento dell’Asia Road Racing Championship sulla pista di Buriram, in Tailandia. West ha vinto la seconda gara della Supersport 600 ed è arrivato 3° nella prima, ma i due risultati gli sono stati tolti a seguito di una squalifica.

Ad Anthony la decisione dei commissari della FIM asiatica non è andata giù e lo ha scritto a chiare lettere su Facebook con un lungo sfogo.

La più grande prova della politica nelle corse!!! Dopo avere vinto la gara qui in Tailandia, come sempre tutte le moto sono stare portate in parco chiuso. Ci è stato detto che sarebbero stati controllati gli alberi a camme delle prime tre moto. Non avendo niente da nascondere i miei meccanici li hanno tolti per mostrarli all’addetto della FIM. Il pezzo ha passato il controllo essendo una parte STD Yamaha. Dopodiché gli organizzatori e Thai Yamaha hanno provato a fare pressione sull’addetto della FIM perché la mia squadra smontasse il motore. Il motore può essere smontato solo in seguito a una protesta formale e al pagamento da parte di un’altra squadra. Siccome Thai Yamaha non l’ha fatto, non avevano il potere di smontare il nostro motore. Allora gli organizzatori e Thai Yamaha hanno licenziato l’addetto della FIM! Perciò, senza più nessun addetto della FIM, hanno provato a prendere il controllo della situazione e a farci smontare il motore. Come si può vedere, nulla è stato fatto in maniera corretta e seguendo le regole, hanno cercato di truffarci. Noi non abbiamo mai smontato i nostri motori e anche Thai Yamaha si è rifiutata di farlo. Ma, poiché eravamo nella loro gara di casa, hanno usato il Loro potere insieme agli organizzatori dell’ARRC per manovrare la situazione. È una delusione essere trattati così male solo perché si è un team privato senza potere. Ho vinto la gara correttamente, non hanno saputo perdere e non hanno seguito il regolamento. Perciò mi spiace dire che sono stato squalificato dalle due gare qui in Tailandia. So che la mia moto non era la più veloce in pista. Ho fiducia nella mia squadra e nel loro lavoro. Sono triste per questa situazione, so quanto duramente abbiano lavorato e quanto fossero felici per il risultati questo fine settimana, anche per il mio impegno in gara. Sono riuscito a passare dal 7° al 1° posto e non ho vinto facilmente. Sono triste nel vedere che l’ARRC è pieno di questo tipo di politica e questa settimana deciderò se continuare in questo campionato corrotto”.

Queste le parole di West. La FIM Asia ha a sua volta emesso un comunicato (lo trovate qui sotto) in cui nega ogni irregolarità. I meccanici del team di West, secondo la loro versione, non avrebbero voluto smontare alcune parti del motore (a differenza da quanto fatto dalle altre squadra) e quindi è scattata la squalifica.

Articoli che potrebbero interessarti