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La stampa spagnola è già da qualche mese che prepara il campo alla sfida tra Marquez e Vinales, da una parte il campione del mondo e dall’altra il giovane (si fa per dire, hanno due anni di differenza) che vuole prenderne la corono. In verità, in questo inizio di campionato un vero duello non c’è stato per ché i due sono stati come yin e yang.
Marc ha iniziato la stagione nel modo peggiore da quando corre in MotoGP, con un 4° posto in Qatar e una caduta in Argentina. Per trovare un bottino così risicato nella sua carriera bisogna addirittura risalire al 2011, quando al debutto in Moto2 collezionò due zeri.
Al contrario Maverick dopo la vittoria a Losail ha concesso il bis a Termas de Rio Hondo, una doppietta iniziale che è riuscita a pochi piloti. Se prendiamo in considerazione la MotoGP, addirittura solo 2: Vinales, appunto, e Marquez nel 2014 (l’anno delle 10 vittorie consecutive).
Le statistiche dicono poi che, se vogliamo trovare un altro pilota Yamaha a riuscirci, dobbiamo tornare al 1990 quando Wayne Rainey, in 500, vinse prima a Suzuka e poi a Laguna Seca.
Dire in questo momento che Maverick abbia ipotecato il titolo è una sciocchezza grande come una casa, ma certo si è preso un buon vantaggio. Perché l’unico pilota ad avere salvato la situazione è Valentino a 14 punti dal compagno di squadra in classifica, mentre il 3°, Dovizioso, è già a - 30 e Marquez insegue a 37 lunghezze.
Continuando a giocare con i numeri, e guardando agli ultimi 26 anni di corse (fino al 1990) spesso chi ha vinto i primi due GP ha poi portato a casa il titolo: lo ha fatto Rossi nel 2001, Doohan nel 1995 e nel 1997 e il già citato Rainey nel 1990. Abbiamo detto spesso perché a volte le cose sono andate diversamente, nel 1999 Kenny Roberts Junior vinse le prime due gare ma il campionato fu di Criville e lo stesso successe a Doohan nel 1992 con Rainey campione del mondo.
Tornando invece alla sola MotoGP, ci sono due casi di “falsa partenza” che poi portarono alla vittoria finale. Nel 2015 Lorenzo nelle prime due gare finì sempre fuori dal podio raccogliendo 26 punti, peggio fece Stoner nel 2011 con una vittoria e un ritiro che gli valsero appena 25 punti.
Questo quello che ci dicono le statistiche, sempre pronte a essere smentite o confermate. Non resta che mettersi comodi e godersi le 16 gare che rimangono, non c’è bisogno di numeri per capire che lo spettacolo non mancherà.
