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Dopo la seconda vittoria consecutiva Vinales si è sciolto, ha abbandonato il suo guscio di concentrazione per farsi avvolgere dalla gioia. “È incredibile, non ci credo ancora per cosa ho fatto in questa due gare, è incredibile. Meglio di così non poteva andare, sto vivendo un sogno”. Maverick è un fiume in piena e ne ha tutto il diritto.
Una cosa è imporsi come campione in inverno, ma le gare sono tutte un’altra storia che però lo spagnolo sta scrivendo con il suo polso.
“Era difficile credere di iniziare la stagione in questo modo, e poi vincere qui in Argentina: ero sempre caduto in gara - sorride pensando al passato - La moto era perfetta, potevo guidarla esattamente come volevo. È incredibile vincere due gare di fila alla prima stagione sulla Yamaha”.
Vinales sa però anche essere umile.
“Questa non è stata solo una mia vittoria, ma di tutta la squadra - divide i merito - Devo ringraziare il mio team, mi sta aiutando molto. Questi risultati danno grandi motivazioni sia a me che a loro e dobbiamo sfruttarle al meglio”.
Poi racconta la gara dal suo punto di vista.
“Non è stata per niente facile - spiega - Ero partito abbastanza bene e sono arrivato dietro a Crutchlow, che non è stato per niente facile superare. Dopo la caduta di Marquez non volevo rischiare troppo, ma Cal e Valentino andavano forte e ho dovuto dare il massimo. Ho dovuto usare molto il cervello, cambiando mappatura per salvaguardare le gomme, nel caso Crutchlow e Rossi si fossero fatti sotto. Sono contento perché sono riuscito a leggere la gara nel migliore dei modi”.
Il risultato sono i 50 punti in classifica, 14 più di Rossi e 30 su Dovizioso.
“No, non penso al Mondiale per il momento ma a gara per gara. So che la Yamaha può essere competitiva su ogni pista”.
La prossima sarà quella di Austin.
“So che Marquez è molto veloce in Texas, ma è anche una delle mie piste preferite - avverte -Dobbiamo solo fare andare forte la M1 anche lì, sono fiducioso”.
