La Tuono V4 1100 RR va classificata senza dubbio nel ristretto novero di mezzi con i quali spingere al massimo la voglia di guidare, sia che lo si faccia su strada che in pista. Caratteristiche da race replica che sfumano verso l'utilizzo stradale, ben supportate da un manubrio largo e da sospensioni che lavorano in modo egregio su strada: con lei si può fare di tutto, confidando nel miglior supporto possibile al piacere di guida.
Con la versione 2017, l'Aprilia apporta solo alcuni affinamenti ad una moto che di suo non necessitava certo di grandi stravolgimenti: motore Euro 4, sospensioni migliorate e nuovo impianto freni. Dove ci si è spinto un po' di più e sul fronte dell'elettronica , ora più evoluta ed efficace. Per saperne di più vi riamandiamo alla nostra analisi tecnica. Ora scopriamo insieme come và su strada la Tuono V4 1100 RR m.y.2017.
LAMA AFFILATA – Appena in sella notiamo una posizione di guida di stampo sportivo, ma senza esasperazioni: il manubrio è ben dosato nelle quote, sia in altezza che in larghezza, per un migliore approccio su strada. Rispetto alla sorella RSV4 - dalla quale deriva- la sella è più imbottita e questo ci consente di avere una distanza dalle pedane maggiore oltre che un più comodo appoggio del fondoschiena. A tutto vantaggio del comfort su strada. Una volta premuto sul tasto dell'avviamento ci si inebria per i toni gutturali della Tuono: il sound è da vera SBK, e ti fa sentire pronto per la partenza di un GP. Ma siamo su strada, abbassiamo le nostre pretese e ci concentriamo sulla guida.
Un frangente dove la hyper-naked di Noale non teme paragoni. Il feeling con lei è immediato, grazie non solo alla azzeccata ergonomia in sella, ma soprattutto per una gran ciclistica che permette di fare ciò che meglio si crede per godersi un scenario di strada tutte curve, come quello teatro del nostro test. Basta un cenno del capo e lei scende giù in piega, fermandosi dove e come vogliamo al giusto angolo. Le sospensioni lavorano in modo egregio digerendo tratti di strada sconnessa con disinvoltura. Più volte ci siamo trovati ad dover inserire la moto in curva pur in presenza di asfalto sconnesso o rattoppato, la Tuono segue la linea imposta senza dare mai la percezione di perdere la traiettoria.
MUSCOLI SOTTO CONTROLLO - Telaio degno di lode quindi, al quale si aggiunge un motore dalla cavalleria non proprio da passeggio: 175 CV il dato dichiarato. Ma grazie al Full Ride- by-Wire ed una strategia elettronica secondo noi azzeccata, risultano facili da domare, contando comunque su un TC ed un anti-wheeling che ben sorvegliano. Quest'ultimo conviene tenerlo impostato in posizione 2 su strada: si sente la ruota anteriore cabrare leggermente e secondo noi è il giusto compromesso tra la 1 che, taglia bene, ma leva un po' di fluidità all'accelerazione, e la 3, meno invasiva – ovviamente - ma dà forse il meglio di sè in pista, quando si ha l'esigenza di avere il massimo in termini di spinta del motore. Il V4 di Noale è regolare già da sotto i 2000 giri, per mettere in mostra i muscoli dai 4000 agli 8000, da questa soglia in poi, oltre ad un sound da brividi, il motore è fulmineo nel divorare i giri, grintoso, ma senza incutere timori. Certo la potenza è tanta, ma si riesce a gestire al meglio. Stesso discorso per i freni: grazie alla pompa radiale da 16mm ed anche ai nuovi dischi da 330mm la situazione è sempre sotto controllo, sia per mordente che per modulabilità. Si frena come, dove e quando vogliamo. Buone notizie dal cambio con sistema Quick/Down Shift ben tarato e con innesti rapidi e precisi, anche con frizione in mano.
LA tuono V4 1100RR si conferma moto da puro godimento su strada, ma per le sue doti di motore e telaio può fare la gioia anche in pista.
PIACE: Ciclistica raffinata, erogazione motore, frenata
NON PIACE : //
Per la nostra prova in sella alla performante maxi-naked di Noale abbiamo utilizzato il seguente abbigliamento:
Dainese Super Speed D1 Leather