Tu sei qui

MotoGP, Rossi: quanto manca alla vittoria? chiedetelo a Vinales

Valentino scherza dopo il podio. "Maverick è stato perfetto ma proverò a batterlo. Magia alla domenica? è solo il nostro modo di lavorare"

MotoGP: Rossi: quanto manca alla vittoria? chiedetelo a Vinales

Share


Ormai non serve neanche più stupirsi, Valentino è l’uomo della domenica, o della gara se preferite. Al suo 350° Gran Premio è salito sul podio per 223° volta, partendo da lontano nelle prove, per poi piazzarsi fra i migliori quando la luce verde ha dato il via all’unico momento del fine settimana che conta.

Non è una magia, noi lavoriamo così - sorride dopo avere stappato l’ennesima bottiglia di champagne - Io ci arrivo passo dopo passo, ci sono molti piloti che nelle prove fanno un giro veloce ma io penso sempre alla gara. Sembrava dalla mia posizione che fossi più lontano rispetto al Qatar, ma in verità il mio passo era costante”.

La prova, come sempre, c’è stata in gara.

Ed è stata una gara più bella di quella di Losail, dove avevo fatto più fatica - sottolinea - Oggi ho guidato meglio e mi sentivo anche più in forma fisicamente, sono partito bene e poi sono riuscito a essere veloce fino alla fine”.

Detto così sembra essere tutto facile, ma in realtà dietro a questo 2° posto c’è tanto lavoro.

È una questione di messa a punto e di guida - continua - Nel senso che a me piace capire di cosa ho bisogno per la gara, trovare le giuste traiettorie e forse ci metto un po’ di più degli altri. Ripeto, non bisogna farsi ingannare dalle prove, qui ero più vicino e ci siamo concentrati sul passo. Nel warm up, infine, abbiamo fatto una prova molto importante”.

E si è visto.

Come era successo in Qatar, anche qui il sabato non abbiamo girato ma quando abbiamo messo a posto il bilanciamento della moto abbiamo fatto un grande passo in frenata - dice Rossi - Dopo le prove avevo sapevo che avrei dovuto lottare con Crutchlow, ma seguendolo ho capito che ne avevo di più. Maverick invece era più veloce, non credo che sarei potuto andare a prenderlo nemmeno se avessi passato Cal prima”.

Terzo in Qatar, secondo in Argentina: l’appetito vien mangiando….

Per sapere quanto sono lontano dalla vittoria dovete chiedere a Maverick - scherza - Ha fatto un inverno perfetto ed è stato perfetto anche in queste prime due gare, era chiaramente il più veloce, ma ci proverò”.

Resta da capire se questo miglioramento a Termas de Rio Hondo sarà una base utile anche per Austin.

In verità dopo il Qatar pensavo di partire meglio qui, speravo di essere subito tra i primi 5 o 6, quindi per scaramanzia non dico niente. Però, se devo scegliere un giorno per essere veloce, la domenica mi sembra il migliore” ride.

Per la prossima tappa il morale è alto.

Ho avuto un inverno disastroso, ma nella mia lunga carriera ho capito che non bisogna mai mollare - afferma - Alla fine, ho più punti dello scorso anno e ho corso due gare migliori. Ad Austin è sempre stata molto dura per me, ma è una pista che mi piace. L’anno scorso avevo il passo per stare con Marquez ma sono caduto, questa volta voglio fare una bella gara”.

Articoli che potrebbero interessarti