BMW R nineT, Pure e Racer 2017: Godere per credere!

In sella ad una di queste moto si riscopre il piacere di guida. Le abbiamo provate alla Targa Florio

Scritto da Fabio Caliendo - Lun, 03/04/2017 - 07:00

BMW

r nine t

Pure

racer

Test

prova

targa florio

Diciamolo, i CV sono importanti, la velocità massima anche. Poter fare le staccate assassine ripaga, “aprire” e sentire la gomma che scivola quel poco perchè “abbiamo il gas in mano” o la centralina interviene alla perfezione tramite il Traction Control... anche. Roba da uomini veri! Fermi tutti, ne siete convinti di questo? Non pensate che forse la BMW R nineT, o la R nineT Pure, o la R nineT Racer non possano farvi riapprezzare la guida disinvolta, il piacere di andare a spasso... Si è vero, costano care ma, fanno battere il cuore, punto e basta!

Le abbiamo provate su un percorso storico, la Targa Florio, dove BMW grazie a Köppen (era il 1929 N.d.R.), vinse alla 10° edizione, un tracciato stradale che odora di gomme bruciate, di olio, roba da uomini veri, come dicevamo sopra. Una raffica di curve dove far danzare le nostre tre moto. Per conoscere la tecnica delle moto poi, cliccate qui.

GUARDA... I BOXER – L'elemento più importante delle moto è lui, il propulsore boxer, nero come la pece, con quelle teste di color grigio e quel sound unico. Questo però non basta, ed ecco che per tutte e tre arrivano sapienti tocchi, ben mirati che “fanno” la moto. A guardarle da ferme emozionano, sono veramente ben fatte, tutto è curato come da scuola BMW e mentre ci giriamo intorno, attiriamo i primi sguardi dei passanti. Lo ammettiamo, oggi, “abbiamo proprio dei bei boxer”!

R NINET – Dall'alto dei suoi 16.250 euro, la R nineT è la più pregiata delle tre. Si monta in sella ed il sorriso spunta sotto la visiera. Borbotta, è viva e la nuova strumentazione è più piacevole. Il motore è pastoso, spinge quando si vuole e volendo si va discretamente forte, tutto grazie ad un equilibrio dinamico esemplare per il segmento, e al pacchetto ciclistico che fa un salto in avanti. La forcella di derivazione S1000RR è regolabile (finalmente!) e permette di adattarla al proprio stile di guida e quando si frena; l'impianto con le pinze radiali poi, fa la differenza. Vibra un po', ma senza infastidire e volendo, si va anche discretamente forte. In sella si è delle star, tutti si voltano, ci si sente... esclusivi.

PURE – Vera Roadster, è la più comoda delle tre (e la più economica, con i suoi 13.300 euro). Chiede solo di essere portata a passeggio, è “morbidosa” (mica si potrà dire solo “petaloso”?!?) nella guida, danza tra le curve, diverte se si da quel pizzico di gas in più ed è molto equilibrata. Piace per la sua semplicità, per la “purezza nella guida”. Da qui il nome Pure. E' il mezzo ideale per l'utilizzo in città e per fare delle passeggiate. Le sospensioni assorbono bene le imperfezioni stradali (la forcella è soffice all'inizio e poi si indurisce nella seconda parte) ed i freni sono perfetti per l'utilizzo, quindi non mostruosi ma potenti e modulabili. Ai bassi regimi è “più libera” della R nineT standard, grazie al differente scarico. In sella si è protagonisti dell'ambiente, tutti si voltano, ci si sente... motociclisti puri.

RACER – L'abbiamo tenuta per ultima, la Racer (costa 14.300 euro). Delle tre è sicuramente la più sportiva, la più 70's, la più affascinante. La giacca in pelle da SBK o il chiodo di pelle, rigorosamente con jeans e stivali, possono farvi sentire un vero duro a bordo. In sella si è “sportivi”, con le pedane più arretrate, il busto proteso verso i semimanubri, i gomiti “chiusi”... roba da supersportiva estrema (infatti è veramente scomoda!), e via a godere di una curva dietro l'altra, senza forzare troppo, divertendosi alla grande. Poi ci si ferma al semaforo, ci si tira sul con la schiena, si poggiano gli avambracci (rigorosamente incrociati!) sul serbatoio e si è in prima fila, anche metaforicamente parlando, al semaforo. La prossima la vorremmo con il propulsore LC che spinge più in alto, per avere "più botta" in alto. La ciclistica è perfettamente tarata, con la forcella più “dura”. Vibra di più delle altre, da vera “racer”. In sella ci si gode la strada, ci si sente... piloti veri.