L’avvio di stagione ha lasciato l’amaro in bocca a PJ Jacobsen, che in sella alla MV Agusta sogna il riscatto sulla pista di Aragon. L’americano è partito con il piede giusto nella FP1, siglando il riferimento in 1’54”751. Una prestazione di rilievo, tanto da essere l’unico a scendere sotto il muro dell’1’55, senza che nessuno riuscisse ad avvicinarsi.
Lo statunitense si è infatti dimostrato imprendibile, rifilando quasi mezzo secondo al primo degli inseguitori. Stiamo parlando della Honda di Kyle Smith (+0.450), reduce dalla squalifica rimediata a Buri Ram. Negli scarichi del britannico ecco un’altra Honda, quella del giapponese Hikari Okubo (+0.753), più veloce di circa un decimo nel confronto con la Yamaha del sudafricano Morais (+0.848).
Costretti a rincorrere i nostri portacolori, con Christian Gamarino (+0.869) che aggancia nel finale la quinta posizione. È lui il migliore della pattuglia tricolore, seguito da Kenan Sofuoglu (+0.925). Il turco rientra finalmente dopo aver saltato i round di Phillip Island e Buri Ram per frattura al polso, archiviando la sessione col sesto crono.
Nella top ten due soli italiani. Oltre a Gamarino, anche Alessandro Zaccone riesce ad inserirsi, nono alle spalli di Tuuli e Rea. Chi resta fuori è Canducci. Non è andata certo meglio a Jules Cluzel, costretto a guardare la leadership da lontano, a circa un secondo e mezzo (+1.433). Lo bracca col tredicesimo tempo la Yamaha di Mahias distante 55 millesimi.
Da rivedere anche Federico Caricasulo. Dopo il trionfo di tre settimane fa in Thailandia, il ravennate inizia il venerdì a rilento, dovendo accontentarsi del diciottesimo crono a oltre due secondo in confronto alla prestazione di Jacobsen.