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MotoGP, Lorenzo: Dovizioso ha dimostrato che la Ducati è vincente

"Ho fatto una brutta gara, ma non mi abbatto. Per me queste erano le condizioni peggiori"

MotoGP: Lorenzo: Dovizioso ha dimostrato che la Ducati è vincente

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Nemmeno nelle sue peggiori previsioni, probabilmente, Jorge Lorenzo si sarebbe aspettato di correre una gara così sottotono al suo debutto con la Ducati. Invischiato nelle retrovie fin dai primissimi giri a causa di un lungo, dopo la partenza dalla quarta fila, Porfuera non è mai stato al centro del ring di Losail ed ha chiuso in undicesima posizione. A venti secondi dal podio.

“Non sono abituato a partire così indietro - ha spiegato, visibilmente amareggiato -  così ho peccato di inesperienza e nella quarta curva ho frenato dopo gli altri, ma per non rischiare di tamponare Pedrosa sono andato largo”.

Non erano però le condizioni ideali.

“Era umido ed ogni tanto vedevo cadere qualche goccia, così ho perso fiducia ed il gruppo è andato via. Poi quando le condizioni sono migliorate, dal 4° al 7° giro, ho cominciato a girare sul passo dei primi, sull’ 1.56.7, ma quando è calata la gomma posteriore non sono stato in grado per la mancanza di esperienza di mantenere quel passo e mi hanno passato tanti piloti, fino a che mi son o ritrovato 16°. Sono stato fortunato: senza tante cadute avrei potuto finire 14° o 15°”.

E’ onesto Lorenzo. Non cerca scuse, ma al di là dell’evidente disappunto non è troppo abbattuto.

“Diciamo che sono fra i piloti che soffrono maggiormente queste condizioni difficili, con la pioggia e l’umidità non mi sento a mio agio né sicuro. La cosa positiva della gara sono stati quei quattro giri di buon passo. L’obiettivo è riuscire a farne sempre di più”.

Fra due settimane si torna in pista, a Rio Hondo.

“In Argentina, fra due settimane, andremo meglio. Queste circostanze particolari non ci hanno aiutato. In una situazione normale avrei terminato in una posizione migliore, 6° o 7°. Attendo il test di Jerez, una prova importante su un circuito dove la Ducati ha sempre faticato. Lì proveremo a migliorare tanti aspetti della gara perché sicuramente avremo materiale nuovo”.

Cosa si prova a lottare nelle retrovie mentre il proprio compagno di squadra è lì davanti che si batte per la vittoria? La risposta di Jorge è sincera.

Il potenziale della moto è molto più alto di quanto io abbia mostrato. Su questa pista con Dove stava vincendo. Ha fatto una gran gara dimostrando che la moto è competitiva ma guidiamo in modo diverso. Qual’è la mia sensazione vedendo la Ducati seconda e sul podio? Che quando sarò a posto si potranno vincere delle gare”.

Anche il risultato di Rossi è stato una sorpresa.

“Valentino è uno specialista di queste condizioni - spiega Lorenzo - Lui è stato molto bravo, è partito deciso. E’ sempre stato uno dei migliori se non il migliore ad approfittare di queste condizioni. Sicuramente in condizioni normali Zarco non sarebbe stato lì davanti, né Vinales avrebbe girato in 56 alto, né tantomeno Valentino avrebbe lottato quasi per la vittoria”.

C’è voglia di rivalsa nelle parole di Jorge.

“E’ stato un brutto risultato ma non mi abbatte, è evidente che ci sto mettendo molto ad adattarmi alla moto. In una situazione normale avrei terminato a 10 secondi non a 20. Però da Sepang ad oggi siamo progrediti. E’ difficile da vedere ma credo e spero che si vedrà presto”.

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