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MotoGP, Dovizioso: 2° posto? non è una maledizione

"Non potevo combattere con Vinales, solo cercare di fermarlo. Lorenzo indietro? sa ribaltare in fretta la situazione"

MotoGP: Dovizioso: 2° posto? non è una maledizione

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La sincerità non è una qualità di cui Dovizioso fa difetto e, mescolata a un pizzico di ironia, ne fa uso senza problemi quando commenta il terzo secondo posto consecutivo nel GP del Qatar: “non è una maledizione, ma la realtà”.

Il Dovi non sceglie mai le parole a caso e con una battuta riesce a descrivere una gara che lo ha visto protagonista. “Abbiamo fatto un azzardo montando la gomma morbida al posteriore sullo schieramento, ero preoccupato di questa scelta, ma è andata bene” sospira.

È stato così rischioso?
Sapevo che Maverick era più veloce di me sul passo, i suoi tempi erano reali e non frutto di una sparata. Alla partenza c’era molta umidità e ho capito che avrebbe potuto funzionare”.

Ci ha visto giusto…
In realtà ho dovuto guidare cercando di non stressarla, è quello che ho fatto quando Zarco è caduto e sono passato in testa. Però non è bastato perché negli ultimi 5 giri il calo è stato troppo grande”.

Vinales era imbattibile?
Ho provato di tutto, però Maverick era troppo più veloce di me nelle curve a destra, quando mi ha passato mi sono detto: qui è finita. In altri punti invece ero veloce, soprattutto nell’ultimo settore della pista. Non potevo però giocare ad armi pari con lui, solo cercare di fermarlo. Vinales l’ha capito, ha visto i miei punti deboli e mi ha superato nel punto giusto”.

Non sembri comunque troppo deluso…
Sono molto contento per il lavoro fatto dalla squadra e per la mia strategia”.

Quali conclusioni puoi trarre da questa gara?
E’ stato un GP troppo strano per farlo, inoltre non usato le stesse gomme degli altri. Detto questo, la Ducati è abbastanza competitiva e in alcune piste potrà esserlo molto, ma serve ancora qualcosa. Abbiamo ancora gli stessi limiti dello scorso anno.

A Lorenzo è andata peggio, cosa ne pensi?
Come ho detto è stata una gara anomala, vedremo cosa farà nelle prossime, per lui potrà andare meglio o peggio. Jorge ha comunque tempo e sappiamo tutti che è capace di ribaltare in fretta una situazione difficile. Detto questo, io penso a me stesso”.

Credi che questo risultato abbia migliorato la tua posizione in Ducati?
Io dico che dopo i test si sono rafforzate determinate idee e penso che si continuerà su questa strada”.

Cosa ti aspetti dai prossimi due GP?
Abbiamo una buona velocità e in Argentina e Texas potremo andare forte, ma ho dei dubbi in generale. Quello che mi preoccupa è che non abbiamo risolto i problemi dello scorso anno e che sono l’unica Ducati nelle prime posizioni”.

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