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SBK, Melandri: "Io e Davies alleati e primi rivali"

ESCLUSIVA Il ravennate sul Motomondiale: "A Morbidelli serve una vittoria per sbloccarsi, Vinales è un pilota nuovo, diverso dagli altri"

SBK: Melandri: "Io e Davies alleati e primi rivali"

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L’asticella si è alzata, ma lui non ha tradito le attese. Nella stagione del ritorno in Superbike, Marco Melandri è già salito in ben due occasioni sul podio. Adesso il ravennate punta a qualcosa di più grande, nonostante Rea e la Kawasaki dimostrino di essere imbattibili e Davies chiamato al riscatto.

Come giudichi l’inizio di Campionato?

 Penso sia stato un avvio di stagione positivo,  sono contento dei risultati che ho ottenuto fino a questo momento. Fare di più era difficile, anzi voleva dire essere a livello di Rea (sorride)”.

Il 2017 è l’anno del ritorno. Quanto è cambiata la Superbike?

“L’ambiente è simile a quello dell’ultima esperienza prima di Ducati. Di sicuro in pista l’asticella si è alzata e il nuovo regolamento ha aumentato ancora di più il gap tra le moto. Ultimamente però la forbice si sta stringendo, infatti abbiamo visto una Yamaha in grande crescita”.

A Chang sei stato beffato due volte da Sykes. Ti abbiamo visto molto amareggiato.

“Purtroppo ho sofferto alcuni problemi ai freni. Nella fase finale della gara ero in crisi. Mi sarebbe piaciuto rispondere a Tom, in entrambe le curve, ma avrei soltanto preso rischi inutili e sarebbe stato vano”.

È la velocità di punta che manca alla Panigale nel confronto con Ducati?

“Non credo ci sia un aspetto in particolare che determini la differenza tra noi e la Kawasaki, come  ad esempio può essere la velocità. Piuttosto serve compiere un passo avanti su tutte le aree. Durante l’inverno noi siamo cresciuti, ma allo stesso tempo anche Rea”.

Qual è l’arma segreta della ZX-10R?

“Johnny è il pilota giusto per la Kawasaki. La moto è molto competitiva, questo gli permette di gestire la gara come nessuno. Poi la ZX-10R ha qualcosa in più rispetto alle altre”.

Ovvero?

“Quello non posso dirlo (sorride)”.

È possibile batterlo questo Rea?

“Certo, però non è così semplice come può sembrare. Secondo me lui e la Kawasaki sono cresciuti davvero tanto durante l’inverno e questo rende tutto più complicato”.

Adesso si sbarca in Europa. Inizia qua la rimonta?

Aragon è la pista di Chaz, in passato ha dimostrato di essere molto veloce, però sono convinto che anche Rea sarà lì davanti. Dovremo compiere un passo avanti, sfruttando alcune novità”.

Quali?

“Le vedremo nel weekend  di gara”.

Ti consideri alleato o primo avversario di Davies?

“Siamo alleati, perché corriamo per la stessa squadra e vogliamo regalare qualcosa di importante alla Ducati, cercando di colmare il gap alla Kawasaki. Ma allo stesso  tempo anche rivali, dato che ognuno ha la propria strada da seguire per arrivare all’obiettivo”.

Sul podio ci sei salito in due occasione, ora manca solo la vittoria. Imola sarebbe la pista perfetta?

“Preferisco non aspettare fino a Imola, prima arriva meglio è. Diciamo che con quella pista ho da sempre un conto aperto, dato che non ho mai conquistato un podio. Mi spiace molto, perché il tracciato si adatta alle mie caratteristiche”.

Tra una settimana inizia il Motomondiale. Lo seguirai?

“Se mia figlia lo permette di sicuro. Sarà una stagione avvincente, ci sono state diverse novità e vedremo delle belle gare”.

Da diversi anni manca il titolo tricolore nella classe intermedia. Morbidelli sembra essere tra i favoriti. Lo credi anche tu?

“Mi piace come pilota, è tosto. Gli manca soltanto la vittoria per sbloccarsi definitivamente. Una volta che riuscirà a compiere quell’ultimo passo avrà ancora più consapevolezza di sé”.

In MotoGP chi sarà il favorito?

“Vinales ha sorpreso davvero tutti, ha una grande testa. Alcune volte l’ho incontrato girando sulle piste da cross ed è un pilota completamente diverso dagli altri. È quella novità che serviva alla Motomondiale”.

Quale sarà il podio di Losail?

“Difficile dirlo, secondo me Bautista sarà una delle sorprese”.

Sia tu che Lorenzo avete dovuto adattarvi alla Ducati? Lo vedremo sul podio in Qatar?

“Guardando i cronologici della scorsa settimana, sul passo gara gli manca forse ancora qualcosa. Purtroppo non è semplice adattarsi velocemente a una nuova moto dopo aver guidato la Yamaha per diversi anni”.

Rossi ha sofferto molto durante i test. Credi che l’età inizi a farsi sentire anche per lui?

“Il tempo scorre inesorabile per tutti. Sinceramente non me la sento di dare un giudizio su Valentino, solo chi è in quel garage può permettersi di farlo, perché sa quali sono tutte le dinamiche”.

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