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SBK, Caricasulo: Sofuoglu? E' l'uomo da battere ma voglio dargli fastidio

Il pilota Yamaha si gode la prima vittoria e guarda avanti: "In Thailandia pensavo di dovermi difendere, invece ho vinto. Con questa moto posso essere veloce ovunque"

SBK: Caricasulo: Sofuoglu? E' l'uomo da battere ma voglio dargli fastidio

La prima volta non si scorda mai dicono, e probabilmente sarà così anche per Federico Caricasulo. Lui che alle spalle ha già un titolo Supersport (nel CIV) ottenuto nel 2014, ha infatti colto in Thailandia il suo primo successo di categoria a livello mondiale, e vista anche la giovane età non ha la minima intenzione di fermarsi qui. Sono solo 20 (ad aprile 21) infatti gli anni sulla carta d'identità del ravennate, che come segni particolare può vantare un sorriso contagioso ed un futuro che promette di essere roseo.

Federico, dopo la brutta partenza di Philip Island è arrivata subito una grande rivincita…

“Si è stata proprio una bella rivincita. In Australia sono stato veloce tutto il weekend, ma in gara le cose sono andate come sappiamo. Per fortuna è arrivata subito la Thailandia ed abbiamo rimediato. Alcuni pensavano o pensando addirittura che l’abbia centrato apposta Cluzel, ma la realtà è che ho avuto tanti problemi sull’anteriore, e la prima volta che ho dovuto forzare davvero la frenata ho centrato chi avevo davanti. Le gare sono anche questo”.

A Chang è stata un’altra gara ad eliminazione…

“Davvero! Si è eliminata la parte di piloti che non si era eliminata in Australia… secondo me è stato merito di Kenan (Sofouglu ndr) da casa (ride)”

Il turco campione in carica infatti, dopo aver tentato di girare in Australia nei test pre stagionali, ha dovuto dare forfait per i primi due round a causa della frattura del polso destro patita in gennaio durante un allenamento.

Anche tu però hai approfittato di tutto ciò per risalire in campionato

“E’ quasi come se avessimo fatto tutti una corsa sola. Se fossimo stati più furbi ci saremmo tutti avvantaggiati di più, invece siamo tutti caduti o ci siamo ritirati in almeno una gara”

Chi hai visto più in forma o ti ha sorpreso maggiormente dei tuoi avversari finora?

“Sinceramente non mi aspettavo che Cluzel fosse così veloce da subito anche con la Honda. Per il resto direi che ho ritrovato nelle prime posizioni gli stessi piloti dell’anno scorso come Jacobsen o Tuuli”

Da Aragon si aggiungerà alla lista dei big il già citato Sofuoglu... che ne pensi?

“Credo che quest’anno sia io che altri potremo dargli molto più fastidio dell’anno scorso. Rimane ovviamente l’uomo da battere, ma per quanto mi riguarda io mi sento molto competitivo con questa Yamaha. Sono curioso di affrontarlo”.

A proposito di Yamaha, che idea ti sei fatto di questa moto dopo due round?

“Ho mantenuto l’idea che avevo già da tempo della R6’, ovvero che è una moto molto competitiva. Ha davvero un ottimo anteriore e più elettronica rispetto alla mia moto dello scorso anno, cosa che aiuta molto. Forse è più semplice da guidare rispetto alla Honda”.

Ora si torna in Europa… Ti piace Aragon?

“E’ una pista molto bella dove ho voglia di correre. La Thailandia nella mia mente era la pista in cui avere delle difficoltà era previsto, anche vista l’esperienza dell’anno scorso… invece è andata molto bene. Di conseguenza direi che non mi spaventa nessuna pista da qui in avanti; tornare in Europa poi è ottimo, dato che è tutto molto meno frenetico”.

In conclusione, dopo aver vinto la tua prima gara in Supersport e con una stagione tutta da vivere, si può dire che il meglio deve ancora venire…

“Lo spero! Mi sento molto bene, sia con il fisico che con la moto. Non credo sia stata fortunata la vittoria in Thailandia, anche alla luce dei buoni tempi fatti segnare in Australia. Penso di potermi ripetere e di potermela giocare quasi dappertutto”.

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