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SBK, Thailandia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Rea spietato al Chang, Davies sbaglia e paga a caro prezzo l'errore, a Buri Ram la prima volta di Federico Caricasulo

SBK: Thailandia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

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l caldo della Thailandia e la grande passione del pubblico locale, unica nel suo genere, hanno fatto da contorno al secondo round del Mondiale Superbike. Rea ha calato il poker a Buri Ram, approfittando nel modo migliore dell’errore di Davies in Gara2. Melandri ritrova invece il podio, mentre Caricasulo conquista la prima storica vittoria nella SuperSport.

IL BELLO Per una volta ci tocca fare uno strappo alla regola, dire Johnny Rea sarebbe infatti troppo scontato. Vogliamo quindi premiare Federico Caricasulo e la sua prima vittoria in SuperSport. Difficilmente si dimenticherà la domenica al Chang. Dopo la frittata di Phillip Island, questa volta il ravennate è stato un misto di intelligenza e perfezione, quanto è bastato per salire sul gradino più alto a Buri Ram.

IL BRUTTO Che peccato vedere il volto di Leon Camier, tra i più affascinanti del paddock, così deluso a fine gara. La sua MV Agusta continua ad accusare problemi di affidabilità, proprio come due settimane fa in Australia. Stessa sorte per PJ Jacobsen in SuperSport. Urge fare qualcosa. 

IL CATTIVO Non può che essere lui, Smith. Doveva scontare il ride through e invece è rimasto in pista, ostacolando nel finale il locale Kraisart, tanto da spegnere le sue speranze di vittoria. Caricasulo di certo avrà ringraziato!

LA SORPRESA Che sorpresa anzi, che brutta sorpresa, quando all’apertura dei container alcune gomme da qualifica erano rimaste danneggiate. Pirelli ha cercato di rimediare al problema, facendosene spedire delle nuove, ma alla dogana di Bangkok tutto è stato bloccato. Alla fine i piloti hanno dovuto rinunciare al pneumatico ultrasoft per la Superpole. 

LA DELUSIONE Spiace dirlo, ma non ci siamo! Questa Aprilia sta soffrendo al di sopra di ogni aspettativa. Fa male vedere Lorenzo Savadori così in difficoltà, senza considerare lo spaventoso volo rimediato in Gara 2. Per fortuna nulla di grave per lui. Nemmeno Laverty è riuscito a salvare la baracca a Buri Ram.

LA CONFERMA Vuoi o non vuoi, in Thailandia i piloti locali sono sempre pronti a dare battaglia, mettendo i bastoni tra le ruote ai protagonisti. Due anni fa ci pensò Wilairot, conquistando una vittoria che ancora oggi rimane indelebile nella mente dei tifosi asiatici. Ieri è stata la volta di Kraisart. Non avrà vinto, ma è arrivato ad un soffio da Caricasulo, dopo essere sempre rimasto incollato alle posizioni di vertice per l’intero weekend. Giù il cappello per lui e anche per Polamai!

IL SORPASSO In un colpo solo se ne è mangiati due. Stiamo parlando di Johnny Rea, capace di sorprende Davies e Lowes. Solo Rossi ha saputo fare meglio a Sepang, quando infilò in contemporanea Iannone, Marquez e Lorenzo.  

L’ERRORE Scontato a dirlo, ma è di quelli che pesano. Che peccato vedere Chaz Davies finire a terra in Gara 2, proprio quando aveva messo nel mirino Marco Melandri. Lascia la Thailandia con 30 punti da Rea. Il distacco è inferiore rispetto a un anno fa, ma di certo non sarà così semplice recuperarlo.

IO L’AVEVO DETTODovrò sfruttare la partenza della pole per arrivare al podio”. Marco Melandri è stato di parola. Peccato solo per la doppia beffa rimediata da Sykes. Ci si rivede ad Aragon!     

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