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Yamaha MT-10, SP vs Tourer: divertimento in doppia veste

TEST- Più comoda l'una, lama affilata l'altra. Due mondi, stesso DNA, la MT-10 diverte sempre qualunque sia l'utilizzo

Moto - Test: Yamaha MT-10, SP vs Tourer: divertimento in doppia veste

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E' inutile, da che lato lo si voglia osservare il Dark Side of Japan non delude mai le aspettative. Quel carattere frizzante, gasante (lasciateci dire) non viene mai meno: che si parli di utilizzo per divertimento o uso declinato maggiormente verso il viaggio, la scoperta, la MT-10 (ed in generale tutta la famiglia delle pepate roadster di Iwata) tiene sempre alto il vessillo della gioia di guidare una moto. Per sapere come và e come è fatta la MT-10 standard vai alla nostra analisi ed al test su strada della versione provata da noi lo scorso anno.

Per la nuova stagione Yamaha propone due allestimenti per la maggiore della stirpe MT: da un lato abbiamo la SP, derivata dalla sportiva YZF-R1M, dotata di sospensioni Ohlins a controllo elettronico e quadro strumenti TFT; dall'altro c'è una interessante allestimento Tourer Edition, con borse laterali , sella più comoda e plexiglass aggiuntivo. Due concetti che portano verso mondi diversi, lontani se vogliamo, ma accomunati dalla stessa, intrigante, base.

A MODO MIO - La MT-10 Tourer Edition non stravolge nulla rispetto alla "standard", ma aggiunge quei particolari che invogliano a mettersi in sella e partire per un giro fuori porta. Non aspettatevi una Tourer paciosa e confortevole come una FJR (per rimanere in casa Yamaha), la MT-10 Tourer Edition invoglia a fare del turismo, ma a modo suo. Il viaggio con lei diventa un mood tutto curve e cambi di direzione.Le quote della ciclistica, il carattere del motore non spostano di una virgola quanto già visto sulla "Standard", ma gli accessori dedicati aggiungono una maggiore praticità nelle sgroppate fuori porta.

E' una moto nel suo complesso che si presta a dare il meglio di sè sui percorsi tortuosi e su brevi tratti a scorrimento veloce: l'azione di guida che predilige è rapida e svelta. 

In sella non si è eccessivamente caricati in avanti e la presa sul manubrio è solida ed infonde una bella sensazione di controllo. In marcia la MT-10 è ben assecondata da quote del telaio e sospensioni ben tarate, che la rendono comoda, così come pronta sia in una bella serie di "esse" si sui curvoni veloci. In rettilineo il plexiglass offre un riparo buono ma senza aspettarsi miracoli quando si viaggia per lunghi tratti di statale.

La sella, che in questa versione è meglio imbottita e con il rialzo del passeggero meno accentuato, ci è piaciuta. Sostiene, e bene, quando si viaggia in relax ed aiuta quando ci si lascia andare (e con la MT-10 è facile) nella guida tutto corpo e grinta. Merito di questo anche per il gran motore 4 cilindri derivato dalla R1. Meno dotato in fatto di potenza (160 CV dichiarati), ma più godibile e con una progressione vigorosa e sempre ben controllabile con il gas. I tecnici Yamaha per questa Tourer hanno modificato l'azione di apertura delle farfalle, rispetto alla MT-10 Standard, puntando a offrire più dolcezza soprattutto agli alti regimi. 

PUROSANGUE - Solo leggendo quel nome stampigliato sui piedini della forcella anteriore , si ben capisce cose ci si attende dalla MT-10 SP. Prendete una naked tutto pepe e già di per sè superdotata come la MT-10 e completatela con raffinata gioielleria Ohlins con la possibilità di settare (anche in marcia) l'idraulica . Quello che ne verrà fuori è una vera arma sui percorsi guidati , ma anche (volendo) in pista. Telaio e motore sono della R1 anche qui , ma il pacchetto sospensioni è quello della R1M. Quindi una Superbike "travestita" da Naked.

Rispetto alle sospensioni standard con le Ohlins ci si può davvero cucire la moto attorno. Siamo partiti in questo caso con l'utilizzo della mappa A1, quella più sportiva per poi cambiare con la A2. Nel primo caso l'azione su strada è troppo rigida e la vediamo più adatta all'uso in circuito, oppure in presenza di asfalti sempre ben levigati.

Con la A2, più morbida, le cose migliorano ma non quanto avremmo voluto. Noi abbiamo optato per un settaggio custom, con due tacche in meno di compressione ed uno in estensione, per forcella e mono. La sensibilità comunque mostrata alle regolazioni è notevole. In questa configurazione la SP è stata efficacissima nella guida, quanto nel comfort. Portata a spasso su strade di montagna ci si inebria per la guida pulita e filante, oltre che per le note da MotoGp che arrivano dallo scarico. Potente e modulabile la frenata, che rendo merito ad una vera lama affilata come la SP, pronta a regalare gioie non appena si apre il gas.

PIACE: Carattere motore, guida divertente per entrambe

NON PIACE: Plexiglass non molto protettivo sulla Tourer Edition

Prezzi e disponibilità: le nuove versioni della MT-10 arriveranno nelle concessionarie ad Aprile con prezzi di 14.690 Euro per la Tourer Edition e 16.190 Euro per la versione SP. 

Per il nostro confronto in sella alle MT-10, SP e Tourer Edition, abbiamo utilizzato:

AGV AX-8 EVO Naked

Dainese Super Speed D1 Leather

Dainese Strokeville

Dainese X-STRIKE

Dainese DYNO D1 

Dainese Wave D1 G1

 

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