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SBK, Marinelli: "Melandri? Anche in Thailandia sarà con i primi"

"Marco non conosce la pista, ma sono convinto che a Buri Ram lotterà con i migliori. La Ducati? Sarà più competitiva"

SBK: Marinelli:

Il primo esame presentava diverse incognite, ma alla fine è stato superato. Chaz Davies e la Ducati lasciano l’Australia con soli dieci punti di distacco nei confronti di Rea e la Kawasaki. Adesso bisogna concentrarsi sulla tappa thailandese di Buri Ram. La pista che non si addice molto alle caratteristiche della Panigale, ma di certo la Rossa è in crescita dopo quanto visto a Phillip Island. La fiducia per il round di Chang è tutta nel volto di Ernesto Marinelli.

Questa volta siete partiti col piede giusto.  

“Diciamo che la prima corsa della stagione è sempre particolare e non mancano mai le incognite. Rispetto a un anno fa siamo riusciti ad essere costanti in entrambe le gare, conquistando due secondi posti preziosi con Chaz. Anche Marco è stato veloce, il podio in Gara 2 lo conferma. Peccato per il sabato, sono convinto che sarebbe rimasto nelle prime tre posizioni”.

A fine gara Davies ha detto che il circuito incide parecchio sui distacchi così contenuti.

“La penso come Chaz. Phillip Island è un tracciato dove in gara i piloti sono sempre stati molto vicini e anche in questa occasione non è cambiato nulla. Inoltre il degrado della gomma ha influito particolarmente. Si è rivelata una gara anomala, dove nessuno se la sentiva di tirare il gruppo”.

Davies ha fatto il ragioniere. È questa la costanza che serve?

“Chaz ha dimostrato intelligenza e costanza, quelle che servono per puntare al titolo. Ha provato a rimanere incollato a Rea, però la Kawasaki ha ancora qualcosa in più rispetto alla Panigale sul rettilineo. Johnny in Australia poteva fare affidamento su un grande potenziale e si è visto. Noi però siamo lì, a soli 10 punti”.

La velocità di punta è l'ostacolo principale per Ducati. E’ ancora così?

“La crescita c’è stata e il gap si è assottigliato tra noi e la Kawasaki. Rimango convinto che questo sarà un Campionato serrato, dove bisognerà lavorare gara per gara. Ogni punto avrà un peso determinante”.

Melandri ha conquistato il primo podio. Ti ha stupito?

“Direi di no, perché fin da subito ha trovato la giusta confidenza con la Panigale, mettendo in mostra quello che è il suo talento. Rimane il dispiacere per quanto accaduto in Gara1, sono convinto che aveva tutto per rimanere nelle prime tre posizioni”.

La Thailandia non si addice molto alle vostre caratteristiche. Dovrete giocare in difesa?

“Questa sarà un’altra di quelle piste dove non siamo certo favoriti, però abbiamo visto che la Ducati sul rettilineo non accusa più così tanto distacco. La Thailandia non ci spaventa, rispetto allo scorso anno saremo più competitivi”.

Melandri non lo conosce il tracciato thailandese. Quando inciderà?

“Secondo me lo troveremo nuovamente a lottare con i primi, proprio come in Australia. Sarà anche vero che è la sua prima volta, ma il tracciato non è così complicato da imparare”.

Sabato, al termine di Gara1, c’è stato il battibecco Rea-Davies sulla velocità Kawasaki e Ducati. Che idea ti sei fatto?

“Penso sia stato uno scambio di opinioni, dettato anche dall’adrenalina della corsa. Ognuno ha espresso quello che è il proprio punto di vista, facendo valere le proprie ragioni.” 


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