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SBK, Rea da sballo, trionfa in Gara 1 davanti a Davies, fuori Melandri

Il ravennate esce di scena quando era in lotta per il podio, 3° Sykes davanti a Lowes e Camier, ritirato anche Savadori

SBK: Rea da sballo, trionfa in Gara 1 davanti a Davies, fuori Melandri

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L’assassino è sempre lui, il maggiordomo, ovvero Johnny Rea. Questa volta non è stato tutto così semplice e scontato, perché il pronostico della vigilia rischiava di saltare sul più bello. Il nordirlandese riesce comunque a mettere la propria firma a Phillip Island, conquistandpo la prima vittoria stagionale al termine di un testa a testa entusiasmante con Chaz Davies. Proprio lui, che fino a ieri sembrava mal digerire il tracciato australiano. Ha aspettato il gallese, rompendo gli indugi nel finale e mettendosi negli scarichi della Kawasaki numero 1. Ci ha provato in ogni modo, ma per soli 42 millesimi la vittoria è sfumata.

Rea riporta quindi la ZX-10R sul trono, mentre Tom Sykes completa il primo podio del nuovo anno. Il pilota britannico precede un sorprende Alex Lowes, quarto con la R1 davanti a Camier e Forés. Gara amara invece per Marco Melandri, finito fuori al quattordicesimo giro in seguito a un contatto con Lowes. E pensare che al via il ravennate era addirittura riuscito a balzare al comando della corsa, mettendo in difficoltà la coppia Kawasaki. Poi, sul più bello, ha dovuto alzare bandiera bianca quando era in lotta per il podio. Costretto al ritiro anche Lorenzo Savadori nelle prime tornate di gare. Quattordicesimo Alex De Angelis, sedicesimo Russo, poi Badovini.   

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Marco Melandri beffa in un colpo solo Rea e Sykes, balzando al comando della corsa. Anche Davies cerca di farsi spazio tra le due Kawasaki, senza però trovare fortuna. In vetta il 33 deve fare i conti con il campione iridato, che sul rettilineo centrale lo infila seguito da Sykes. Basta un giro alle due ZX-10R per riprendersi la vetta della corsa, mentre Davies resta quarto. Chi sale è Xavi Forés, quinto davanti a Lowes e van der Mark, mentre scende al decimo posto Lorenzo Savadori. Diciassettesimo De Angelis, due posizioni più arretrato Russo.

I riflettori sono tutti puntati sulla lotta al vertice, dove Rea segna il passo, mentre Sykes si fa passare da Melandri e Davies. Nella bagarre per le zone alte c’è anche Xavi Forés, distante due soli decimi dalla Kawasaki 66. Lo spagnolo è tallonato da van der Mark.   

Dopo soli sei giri, Johnny Rea non sembra in grado di scappare, mentre Melandri si fa infilare da Davies. La risposta del 33 al compagno arriva però al giro seguente. Il ravennate è incontenibile, perché nella stessa curva supera anche il campione in carica della Kawasaki, conquistando la leadership. Nelle retrovie sfortunato Savadori, l’alfiere Aprilia finisce a terra ed è costretto al ritiro.

Il gruppo è compatto e in mezzo secondo sono racchiusi ben sei piloti. Si cercano le scie, soprattutto sul rettilineo, dove al decimo giro Sykes e Lowes emergono da dietro, scalzando la coppia Melandri-Rea dal vertice. C’è anche la Yamaha nella lotta per le posizioni che contano. Incredibile il numero 22, capace addirittura di sopravanzare il 66.

Quando la corsa entra nella seconda metà, Alex Lowes e la R1 a guidano il gruppo con tre decimi su Sykes, braccato da Rea e Melandri, poi Davies, Camier, Forés. In ottava piazza scende van der Mark, seguito da Torres e Laverty, poi la Honda di Hayden.

A dieci giri dal termine Johnny Rea rompe gli indugi e sul rettilineo centrale si sbarazza di Lowes e Sykes, riprendendosi la leadership. Gli basta una tornata per rifilare ben sette decimi al compagno, che nel frattempo ha relegato Lowes al terzo posto, seguito da Melandri. Il ravennate è incollato alle R1, ma al 14° giro finisce fuori alla curva 2 in seguito ad un contatto con la Yamaha dell’inglese. Una vera e propria battuta d’arresto per il romagnolo, costretto a ripartire in fondo al gruppo ed in seguito ritiratosi.

Davanti la gara diventa una lotteria, perché Rea non riesce a fuggire, mentre Sykes e Lowes incalzano. A cinque giri dalla bandiera a scacchi, il 66 scalza il compagno dal trono, con Davies che avanza in terza posizione. Sykes non ha il passo, quello che invece hanno Rea e Davies, capaci di prendersi la prima e seconda posizione. Ecco allora il testa a testa che tutti attendono. La corsa si decide all’ultimo giro. Rea risponde all’attacco dell’alfiere Ducati, riprendendosi la leadership della gara e senza più farsela sfuggire. Per 42 millesimi Gara 1 è sua.

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