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SBK, Fores: "Sono veloce, senza rischiare"

Nei test australiani lo spagnolo di Ducati Barni è a ridosso delle posizioni da podio. Camier su MV segue a ruota: "sarò intelligente e strategico"

SBK: Fores: "Sono veloce, senza rischiare"

Xavi Fores e Leon Camier, due outsider in sella ad ottime moto, assistite dalle rispettive aziende, Ducati e MV Agusta, ma non ufficiali al 100%. Lo spagnolo del team Barni e l’inglese in sella alla F4 varesina, spesso danno fastidio a quelli che si giocano vittorie e podi e i due giorni di test australiani rafforzano questa condizione.

Partiamo da Fores, ieri primo ed oggi quinto a pochi decimi dalla vetta: “mi sono sentito bene sin dal primo momento in sella alla Ducati, ieri -racconta Xavi- Il lavoro fatto dalla squadra a casa e insieme nel box mi consente di realizzare buoni tempi sul giro anche oggi, senza spingere troppo, senza rischiare. Anche nelle due gare farò così: tenterò di tenere il passo dei primi, senza prendermi grossi rischi”.

I primi piloti non sono molto lontani…

Ovviamente, quelli che dovevano fare la differenza sono davanti -precisa onestamente Fores- ma noi abbiamo fatto bene, abbiamo svolto un lavoro costante sulla nostra Panigale, approfittando del tempo a nostra disposizione; a noi manca un po' di velocità di punta che cercheremo intervenendo nella parte elettronica… finire questi test nei primi 5 ci infonde fiducia e positività”.

Ed ora Leon Camier, ottimo sesto oggi, a dimostrazione che Leon e la sua MV daranno ancora fastidio ai “pezzi grossi” del Mondiale: “è stato un buon test, come in Portogallo, siamo vicini ai primi più di quanto mi aspettassi -rivela Leon- ma per stare con le Kawasaki e Ducati ci serve un salto in avanti ancora più grande. Il nostro obbiettivo è essere primi nel gruppo degli inseguitori, questa è una buona pista per noi e ci proveremo”.

La MV F4 migliora costantemente, sai dirci il motivo?

Abbiamo migliorato globalmente, c’è più supporto dal team, abbiamo un budget più elevato che ci sostiene e, per lottare coi primi, ci serve ancora più supporto. Tecnicamente, noi soffriamo in quanto a potenza massima e, per tenere il passo dei primi, devo stressare troppo le gomme nelle curve. Per stare davanti dovremo essere intelligenti e strategici, a seconda delle situazioni di gara”.

 

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