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SBK, De Angelis: "Pomeriggio sprecato, ma sono sereno"

Nonostante l'undicesima piazza Alex sorride: "Abbiamo ancora tante cose da scoprire di questa moto. Il fisico? "Non sento dolore e guido tranquillo".

SBK: De Angelis: "Pomeriggio sprecato, ma sono sereno"

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Il secondo ed ultimo giorno di test in quel di Philip Island è pronto per essere mandato in archivio, e grazie anche ad un meteo più clemente la possibilità di lavorare è stata maggiore per tutti o quasi. Alex De Angelis infatti ha iniziato la giornata in maniera ottima, ma poi qualcosa si è inceppato e l’undicesima piazza finale lo testimonia. “Siamo partiti molto bene facendo 1’31”7 ovvero il mio record su questa pista in SBK – attacca Alex – ma poi purtroppo abbiamo fatto una scelta tecnica sbagliata. Nel pomeriggio infatti abbiamo montato il motore nuovo per essere sicuri che tutto fosse a posto prima di punzonarlo per la gara, ma abbiamo sbagliato i tempi ed alla fine ho potuto fare solo cinque o sei giri. In sintesi il pomeriggio è andato perso”.

Nonostante questo però il numero 15 è soddisfatto di quanto fatto: “Il tempo registrato al mattino è molto incoraggiante, soprattutto per il fatto che l’ho trovato alla prima uscita di giornata. Siamo rimasti anche oggi intorno ai primi dieci nonostante il pomeriggio perso, quindi stiamo continuando a percorrere la strada giusta e non vogliamo fermarci. Non abbiamo fatto ancora particolari modifiche alla moto, quindi dobbiamo ancora scoprire il nostro potenziale reale; ho già due o tre idee, in primis sulla frenata dove voglio essere più in condizione di aggredire, anche in vista della gara”.

La sensazione generale rimane dunque quella di un binomio complementare e pronto a dimostrare il proprio valore, idea che calza perfettamente con il pensiero del sammarinese: “Ci siamo trovati  subito bene. Come detto sin da quando ho firmato sono molto contento di essere in questo team perché ha dimostrato di essere veloce con diversi piloti l’anno scorso, e quindi la moto si è dimostrata pronta per essere subito veloce. In questi giorni poi l’uomo Kawasaki destinato a noi è stato molto tempo nel box con la volontà di aiutarci e mi sta mettendo a mio agio. Dobbiamo quindi sfruttare al meglio ciò che abbiamo”.

Il terreno di questo test (e del primo round) poi è stata spesso terra di conquista per Alex, che non nasconde il proprio amore per i saliscendi dell’isola:E’ una delle mie pista preferite senza dubbio. Sono pro piste veloci ed amo le curve veloci, che qui sono diverse, e di conseguenza mi trovo davvero bene. Gli altri italiani? Ho visto molto bene Melandri, che è stato veloce tutto il giorno, ed anche Savadori andrà sicuramente forte. Aprilia inoltre ha mandato molti più uomini dello scorso anno, quindi ha anche una spinta in più per fare bene”.

Spiega e sorride Alex, come se quello spaventoso incidente di Motegi non fosse mai accaduto, nonostante i segni sul corpo siano ancora presenti: “Il mio braccio destro è più piccolo del sinistro di cinque centimetri. In pista però non saprei dire quanto varia la forza tra le due braccia, dato che dopo l’incidente è cambiata la categoria e dunque non ho i parametri per capire se qualcosa prima mi riusciva ed ora no. La cosa importante è comunque che non provo dolore, il che mi fa guidare sereno”.    

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