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MotoGP, Meregalli: “Rossi dietro a Vinales? Non sottovalutatelo"

Il direttore sportivo Yamaha svela: “La M1 mi ha sorpreso come mai prima d’ora. Ducati? Mi aspettavo qualcosa di più”

MotoGP: Meregalli: “Rossi dietro a Vinales? Non sottovalutatelo

Non c’è nemmeno il tempo di essersi lasciati alle spalle i test malesi, che tra cinque giorni la MotoGP tornerà ad accendere i motori. A Phillip Island andrà infatti in scena il secondo test della stagione, dove Yamaha arriva consapevole dei passi avanti fatti a Sepang. La fiducia è tutta nel volto di Maio Meregalli.

Tra poco si parte per l’Australia.

“Devo dire che dopo il test di Sepang siamo carichi e ora cerchiamo subito una conferma. Se tutto dovesse andare secondo i piani c’è grande ottimismo in squadra”.

La Yamaha si è dimostrata subito competitiva. Qualcuno dice sia la moto migliore.

“Abbiamo fatto un grande lavoro durante l’inverno, non credevo che tutto il nuovo materiale potesse dare nell’immediato riscontri così positivi. Parlo del motore, la carena, il telaio nuovo, le mappature. Maverick è stato velocissimo, Vale è a due decimi ma non è da sottovalutare, dato che nelle prove tiene sempre del margine. Si farà trovare preparato alla prima gara”.

Rossi-Vinales: chi ti ha sorpreso di più?

“Se devo essere sincero mi hanno sorpreso di più gli ingegneri con il materiale che hanno portato”.

La doppia carena sarà la chiave di svolta?

“Le carene quest’anno saranno tutte simili, non volevamo tenere nulla di nascosto, infatti abbiamo subito sfruttato la prima occasione. La rivaluteremo anche a Phillip Island, con l’obiettivo di stressare il meno possibile lo pneumatico posteriore, dato che nella passata stagione si è rivelato un ostacolo per la squadra”.

Pensavate di essere già così competitivi?

“La M1 mi ha sorpreso, non ricordo un test prima d’ora dove tutto è andato nel verso giusto”.  

In Malesia la Honda ha dovuto rincorrere.

“Sepang era soltanto il primo appuntamento della stagione, forse nella giornata inaugurale hanno faticato. Non ho alcun dubbio sulla loro competitività, dato che Marquez e Pedrosa sono emersi nell’ultimo giorno”.

E Ducati?

“Mi sarei aspettato qualcosa meglio da parte loro. Andrea si è sempre rivelato veloce a Sepang, di conseguenza pensavo fosse più competitivo. Jorge posso capirlo fosse un po’ in difficoltà, dato che deve adattarsi alla nuova moto. Di sicuro è più facile passare da Suzuki a Yamaha, piuttosto che da Yamaha a Honda”.

A che punto è la nuova Yamaha?

“Penso all’85%”

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