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Honda CBR1000RR Fireblade: controllo vincente

La CBR si conferma sportiva dal volto umano. Potente, leggera e raffinata con la nuova elettronica, facile da guidare grazie alla ciclistica evoluta

Moto - Test: Honda CBR1000RR Fireblade: controllo vincente

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di Marco Fossa

Era il 1992 quando la Honda presentò la sua prima CBR1000RR Fireblade. La realizzazione dell'ing. Tadao Baba si distinse da subito per il concetto "Total Control". Un concetto che puntava su un rapporto peso potenza da record, al pari di scelte ciclistiche come una non convenzionale ruota da 16". Questa filosofia fece della quattro cilindri Honda un riferimento per tutti gli amanti delle moto sportive. Dopo 25 anni la quattro cilindri di Tokyo vuole riprendersi il suo ruolo da protagonista, non solo sui mercati di tutto il mondo, ma anche nell'accesa mischia del mondiale SBK. Per la nostra prova siamo scesi in pista sul probante circuito di Portimao. L'ambiente ideale per mettere alla frusta la ciclistica quanto il motore, i punti sulla quale si è intervenuti maggiormente con la Fireblade. Inoltre i tanti scollinamenti che caratterizzano il tracciato possono dare meglio la misura sul lavoro svolto dall'elettronica nel controllo della guida. Per saperne di più sulla tecnica di questa nuova CBR1000RR Fireblade vi rimandiamo alla nostra analisi tecnica, qui scopriamo insieme com'è andata invece alla prova dei fatti... in pista.
 

SULLA GIOSTRA DELL'ALGARVE - Accendiamo il motore, la temperatura qui a Portimao è freschina ma buona… termocoperte accese e gomme calde. Il sound che proviene dallo scarico è interessante, di certo abbassa di molto le tonalità di questo 4 cilindri in linea da 192 CV, ma la severa omologazione EURO4 deve essere rispettata. Proviamo la versione Standard, e come immaginavamo da subito si distingue per il suo concetto di Controllo Totale.  Quella sensazione che permette di andare subito veloci e sicuri pur guidandola per la prima volta. Ed ecco perchè ancora oggi la Fireblade è così performante sia su strada che in pista che al Tourist Trophy dell'Isola di Man, è la moto 1000 cc più vincente di sempre con ben 23 vittorie all’attivo.

IN PISTA CON LA FIREBLADE - Tuta nuova e sella non Racing ci avvisano che dobbiamo fare attenzione ai cambi direzione e alle accelerazioni, che avvertiamo quella sensazione di scivolamento del busto poco piacevole. Le prime tre curve di Portimao sono a vista ed inseriamo con decisione la CBR1000RR, ottima è la tenuta di strada è ottimo è il feeling che ci viene trasmesso. Le sospensioni lavorano molto bene, il reparto SHOWA è ben tarato, sia per quanto riguarda la compressione che l’estensione. Qualche leggerissimo dubbio sugli pneumatici che essendo più di tipo stradale, le Bridgestone S21, cerchiamo di pennellare maggiormente le curve per evitare qualche incertezza alle alte temperature. La CBR1000RR è dotata di sistema Riding Mode, per la selezione delle modalità di guida. Per prendere confidenza è stato impostato su Mode 2 (Winding), per un maggior controllo dell'erogazione di potenza dalla prima alla terza marcia. In questo modalità la risposta dell’acceleratore è lineare, con un'azione intermedia del controllo di trazione HSTC, oltre ad un intervento del freno motore più deciso. Questa modalità permette di poter guidare con molta più scioltezza, ed offre un’erogazione lineare. In realtà i cavalli restano e tanti e che devono essere gestiti, ma con più facilità.

Affrontiamo il primo breve rettilineo dando una manata di gas e sembra quasi strapparci le braccia che dobbiamo tenerci forte ai semi manubri. Non è un modo di dire, anzi... è necessario chiudersi subito dietro al cupolino per evitare che il forte attrito dell’aria dovuta all’accelerazione, alzi il nostro corpo. Si giunge alla staccata, un rampino a sinistra “La Torre Vip” e qui saggiamo le potenzialità del sistema frenante.

Abbiamo moltissimo margine da poter sfruttare, tentiamo una frenata più forte e notiamo l’intervento del sistema ABS e del Rear Lift Control, che tengono a bada il sollevamento del posteriore anche grazie all’ausilio della frizione antisaltellamento. Da qui in poi, inizia tutta la parte della pista che bisogna obbligatoriamente conoscere a memoria, altrimenti si rischia di togliere gas molto prima ed entrare lenti in curva. E’ vero che la nuova Fireblade riesce a compensare tramite la tecnologia diversi momenti critici, ma altrettanto vero è che sul circuito di Portimao, in tratti come la discesa della Craig Jones,  non è difficile trovarsi l’avantreno alleggerito. La parte più entusiasmante è nella parte finale dalla Sagres alla Galp dove ci si spara a tutta velocità in curva fino ad affrontare lo scollinamento del rettilineo dove si scaricanno quarta e quinta marcia e se non si distribuisce bene il peso all'avantreno si "rischia" un rettilineo di circa 969 metri in monoruota. A questo punto dovrebbe intervenire il Wheelie Control, ma siamo ad una velocità troppo elevata e di metri ne abbiamo già fatti abbastanza che aiutiamo, per questa volta, togliendo un poco di gas… al prossimo giro bilanceremo meglio il peso sull’anteriore. Finiti circa i due turni sulla versione Standard, siamo certi di avere un ottimo potenziale che sarà sicuramente molto più apprezzato sulle Fireblade SP, in quanto sono equipaggiate da pneumatici Bridgestone RS10 e Bridgestone Slick V02.  

FIREBLADE SP - La versione SP , che si differenzia dalla "base" per le sospensioni ed alcune componenti alleggerite, come il serbatoio intitanio-  logicamente subito colpisce per la dotazione delle sospensioni Ohlins, ma fondamentalmente non è che le Showa lavorassero male, anzi…Molta differenza la troviamo negli pneumatici montati che forniscono un feeling molto più diretto e chiaro. Con quelli precedenti notavamo in qualche punto un leggero scivolamento. Le Sospensioni Ohlins sbalordiscono soprattutto per la possibilità di poterle impostare e personalizzare tramite i comandi posti sul blocchetto sinistro.

Il Display centrale da 4.2 pollici di derivazione dalla RC213 VS (la MotoGP omologata stradale) mostra tutte le personalizzazioni disponibili oltre alla gestione motore, adesso anche sulle sospensioni. Dobbiamo sottolineare che il Display è molto ben leggibile anche in condizioni di forte luce solare. In una sessione tecnica della durata di 45 minuti, abbiamo utilizzato le sospensioni in modalità “default” ed in modalità “hard” + 5 step per intenderci. La ciclistica cambia radicalmente, ogni impostazione inserita può migliore in base all’esigenza e alla sensibilità del pilota il comportamento della moto. E’ possibile agire su 4 livelli ed ogni livello è personalizzabile e sono: Generale, Frenata, Percorrenza e Accelerazione.

Trovata la nostra dimensione di setting, abbiamo riscontrato una moto ancora più pronta a seguire i nostri movimenti e abilitata la modalità di guida, “riding mode 1 (Track)”, abbiamo piena potenza del motore con una risposta diretta dell'acceleratore ed un intervento ridotto del controllo di trazione HSTC e del freno motore SEB. La moto tira da paura, quanto corre e quanto va forte… solo queste saranno le parole che vi verranno in mente. Il motore allunga bene fin sopra i 13.000 giri, ma ci teniamo un po' di margine per la cambiata tra i 12500 ed i 13000 giri. 

Buono è anche il funzionamento del Quickshifter e del Downshift Assist di serie sulla SP. Sistema anch’esso personalizzabile con tre impostazioni. Ciò che abbiamo trovato poco comodo è la posizione del terminale di scarico che, se non si posizionano bene i piedi sulle pedane, interferisce con il tallone destro che va a poggiarci sopra. Le pedane inoltre sono in posizione poco arretrata, ma è una scelta dettata dal voler fornire il miglior compromesso nella guida su strada.

 Una cosa siamo certi, la nuova Fireblade 2017 ha fatto un altro grande passo in avanti verso il “controllo totale”. Le nuove CBR1000RR Fireblade saranno proposte al prezzo di 18.790 euro e 23.590 euro rispettivamente per la versione Standard ed SP.

 

Per la nostra prova in sella alla CBR1000RR Fireblade abbiamo utilizzato:

CASCO CORSA R E2205 MONO - BLACK

 

TUTA LAGUNA SECA D1 1PC S/T PERF

 

GUANTI FULL METAL D1

 

STIVALI AXIAL PRO IN

 

PARASCHIENA WAVE 12 D1 AIR

 

BORSA D-RIG WHEELED BAG

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