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MotoGP, Dall'Igna: la nuova carena? un bel problema

"Ci stiamo lavorando". Sulla Moto3: "la priorità è la MotoGP". Lorenzo nel box: "mi sembra normale, è un tipo di pilota diverso dagli altri"

MotoGP: Dall'Igna: la nuova carena? un bel problema

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I problemi della pista di Sepang, già evidenziati durante il GP a ottobre, non sono stati risolti: l’asfalto continua a metterci troppo ad asciugarsi. Gigi Dall’Igna non nasconde la verità: “per adesso, questi test sono stati più che altro una perdita di tempo. Abbiamo potuto lavorare un’ora in due giorni”.

Anche Stoner, autore di poche uscite, è d’accordo: “non so che senso abbia venire a provare qui. Oggi era molto caldo, eppure la pista era bagnata in molte curve, ci mette troppo tempo ad asciugarsi. È come se un velo d’acqua rimanesse sull’asfalto e quando si alzano le temperature la situazione peggiora.

I lavori procedono quindi a rilento, anche perché ci sono solo i collaudatori a girare. Tutte le Case sono presenti, da Yamaha a Honda, da Aprilia a Suzuki a KTM, e i costruttori giapponesi hanno anche portato le loro SBK in versione endurance in preparazione della 8 Ore di Suzuka.

Nonostante l’azione in pista non sia frenetica, i motivi di interesse non mancano. Soprattutto nel box Ducati, dove è comparso un nuovo codone che ha acceso la curiosità.

Non è niente di definitivo, è semplicemente una parte che stiamo provando. Volevamo anche fare un confronto con il vecchio con Pirro, ma non abbiamo avuto tempo”, chiosa Dall’Igna.

Però c’è molta curiosità su cosa nasconda…
“Ha semplicemente una forma diversa dal passato e abbiamo spostato lo scarico lateralmente di pochi centimetri, niente di drastico”.

C’è qualcosa al suo interno? Su internet sono spuntati anche dei brevetti su uno scarico a geometria variabile…
Ducati ha molti brevetti depositati, ma quello non è pensato per le corse. Del resto potete vedere lo scarico voi stessi. Comunque non è vuoto”.

Invece le carene sono ancora quelle 2016, perché?
In questa stagione, deliberare la carena definitiva è sicuramente un bel problema perché ci sarà concesso solo uno step evolutivo durante l'anno. La ragione per cui stiamo aspettando è che abbiamo bisogno di più tempo per ultimarla, stiamo lavorando proprio sull’aerodinamica”.

È possibile avere due tipi di carene: una per le piste veloci e una per quelle lente?
Certamente”.

Ciabatti ha sottolineato che togliendo le ali i costi sono aumentati…
Quando c’è un cambio regolamentare, sicuramente servono più soldi per lo sviluppo delle moto. Stiamo lavorando molto per adattare la nostra alle nuove norme”.

Ci sono novità per quanto riguarda motore e telaio?
Il motore è più o meno quello che avevamo provato a Valencia, mentre abbiamo un nuovo telaio che ci consente maggiori possibilità che vogliamo esplorare”.

Che tipo di lavoro state facendo in questi giorni?
Casey si sta concentrando sulla ciclistica, mentre Michele è più proiettato al futuro, provando nuove soluzioni. Un lavoro diverso anche da quello che faranno Lorenzo e Dovizioso nei prossimi giorni”.

A proposito di Jorge, questa mattina lo abbiamo visto nei box…
Mi sembra normale che fosse qui”.

Non è così consueto vedere un pilota ufficiale seguire il lavoro dei collaudatori…
Jorge è un tipo di pilota diverso e vuole capire cosa serve”.

Si è vociferato anche di Stoner come possibile coach di Lorenzo, ne avete parlato?
Sì, ma sarà impossibile. Voglio però specificare che non sarebbe stato il coach di Jorge, ma di tutti i piloti Ducati”.

I tifosi sognano ancora di rivederlo in gara…
Per lui quello è un libro ormai chiuso. Se dovesse chiedercelo saremmo felici di dargli questa possibilità, ma non succederà”.

Quale sarà il suo impegno come collaudatore quest’anno?
È difficile dirlo ora, dipende dalle esigenze che avremo, penso che si possano ipotizzare 3 o 4 test per lui”.

Un’altra cosa di cui si parla ripetutamente è l’ingresso di Ducati in Moto3. Sarà nel prossimo futuro?
Sono convinto che sarebbe meglio per Ducati essere presente in quella classe, ma dobbiamo procedere passo dopo passo. Prima penseremo alla MotoGP, una volta sistemato tutto alla Moto3”.

Vedremo il Desmo anche sul piccolo monocilindrico o è inutile data la limitazione dei giri?
Potremo usarlo e, comunque, Ducati ha molta esperienza per realizzare un propulsore di quel tipo”.

Hai mai pensato invece alla Moto2?
No, non è una classe a cui al momento possiamo pensare”.

Foto © Marco Guidetti

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