Tu sei qui

Honda CBR1000RR Fireblade: lama affilata

L'ANALISI - La nuova Fireblade si presenta rivista in molti suoi aspetti. Tre versioni per tornare protagonista sui mercati e nel mondiale SBK

Iscriviti al nostro canale YouTube

Share


Era il 1992 quando la Honda presentò la sua prima Fireblade. Un rapporto peso potenza da record che, al pari di scelte ciclistiche come una non convenzionale ruota da 16", fece della quattro cilindri Honda un riferimento per tutti gli amanti delle moto sportive. Dopo 25 anni - e dopo un periodo di quiete dall'ultimo modello - la quattro cilindri di Tokyo vuole riprendersi il suo ruolo da protagonista, non solo sui mercati di tutto il mondo, ma anche nell'accesa mischia del mondiale SBK. Il nuovo modello rappresenta un salto deciso rispetto al passato. Solo tra la versione del 1998 e quella successiva del 2000 ci fu probabilmente un salto maggiore in termini di potenza e peso.

TRE VERSIONI, STESSO CUORE -  Per il 2017 la sportiva Honda si presenta in tre allestimenti: base, SP ed SP2 . In questo caso analizzeremo le due versioni, base ed SP, protagoniste della nostra prova. Il quattro cilindri in linea è il medesimo per entrambe con la potenza di 192 CV (+11 CV rispetto alla precedente unità). Questo grazie ad un rivisto rapporto di compressione, un alleggerimento dei componenti interni grazie all'uso del magnesio. La coppia massima dell'unità da 999 cc è di 116 Nm a 11.000 giri/min con rapporto di compressione che sale di un punto rispetto al passato, ora a 13:1.
Il telaio doppio trave in alluminio è stato rivisto nelle rigidezze e in alcune misure, allo stesso modo è stato irrigidito il forcellone a bracci differenziati. L'interasse è di 1.405 mm (-5mm), con una avancorsa che si ferma a quota 96 mm (stesso valore del modello precedente). Ridisegnato ed alleggerito il telaietto posteriore, così come le ruote, mentre le pinze monoblocco usano ora pastiglie freno più performanti ed adatte all'uso estremo in pista.

SOSPENSIONI - La differenza più marcata tra le due versioni sta nel reparto freni e sospensioni. Sulla "Base" troviamo pinze Tokiko e forcella Showa BPF (Big Piston Fork) e mono, sempre Showa, BFRC (Balance Free Rear Cushion) pluriregolabili, mentre sulla SP il lavoro su questo fronte è marchiato Brembo per i freni ed Ohlins: forcella NIX30 da 43mm e un ammortizzatore TTX36. Il terminale di scarico infine è a sezione irregolare e in titanio,  determinando una riduzione di peso dell’impianto di 2,8 kg, contribuendo alla centralizzazione delle masse

Il peso dichiarato in ordine di marcia è di 15 kg in meno rispetto alla SP precedente: 196 Kg per la "Base" , uno in meno per la SP grazie anche al serbatoio in titanio (da 16 litri) ed alla nuova batteria agli ioni di litio. 

ELETTRONICA: IMU DI RIGORE- Il sistema Throttle By Wire (TBW) per l'acceleratore si interfaccia, come ormai prassi sulle odierne moto sportive, con una sofisticata piattaforma inerziale IMU. Questa misura esattamente i movimenti della moto su ogni piano, in ogni istante. In questo modo l'Honda Selectable Torque Control (HSTC) riesce a modulare in maniera precisa la trazione della ruota posteriore tramite iniezione e centralina (FI-ECU).

La IMU controlla anche l’ABS di ultima generazione, in grado di gestire la frenata anche in centro la curva, provvede inoltre al Rear Lift Control (RLC), che impedisce il sollevamento della ruota posteriore, ed al Wheelie Control, che limita l'impennata in accelerazione. Oltre ad un gran numero di pre‑impostazioni selezionabili, il tutto è modificabile per ottenere settaggi personalizzati.
Sulla nuova Fireblade SP (per la prima volta su una supersportiva Honda) troviamo il sistema event based delle sospensioni Öhlins  (Objective Based Tuning Interface) per la totale regolazione delle sospensioni semi-attive.
Il pilota può scegliere fra tre impostazioni di base: Street, Circuit e Mechanic, ognuna progettata per assecondare diversi tipo di guida ed a loro volta personalizzabili grazie ai comandi sul blocchetto elettrico sinistro.

E per la massima efficacia durante i cambi marcia, sia in accelerazione che in frenata, Quickshifter, Downshift Assist (con ‘autoblipper’) e una rinnovata frizione antisaltellamento sono di serie.

ESTETICA-  Il layout estetico della nuova Fireblade ci parla di superfici della carenatura meno estese. Le caratteristiche linee proiettate in avanti le conferiscono più aggressività. La parte alta della carenatura è più stretta di 24 mm con superfici che incanalano meglio la pressione dell’aria sui condotti di aspirazione dinamica e far scorrere in modo omogeneo i flussi d’aria su cupolino e fiancate. 

La parte mediana della carenatura è più stretta di 18 mm e le superfici secondarie a “doppio strato” sono studiate per allontanare il flusso d’aria ai lati e sotto le gambe del pilota. La zona di appoggio delle ginocchia è più stretta di 15 mm per lato, contribuendo al senso di padronanza durante la guida sportiva. Infine, la cover del serbatoio scende verso la sella con una curvatura che accentua le linee slanciate del codino monoposto. L’impianto luci è Full-LED, con i doppi proiettori anteriori dotati di abbaglianti e anabbaglianti su entrambi i lati.

Le nuove CBR1000RR Fireblade arrivano sul mercato proposte al prezzo di 18.790 euro e 23.590 euro rispettivamente per la "base" ed SP.

La nostra analisi termina qui, ma per saperne di più su come vanno in pista le nuove Fireblade 2017 basta andare alla nostra prova sul tracciato di Portimao.

__

Articoli che potrebbero interessarti