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SBK, Melandri: "Con Ducati la mia vera occasione"

ESCLUSIVA Marco svela: "Il nuovo regolamento? Rischio noia e incidenti"

Melandri: "Con Ducati la mia vera occasione"

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La stagione deve ancora iniziare e l’infortunio al ginocchio ha già guastato i piani di Marco Melandri. Il pilota ravennate sta lavorando duramente per recuperare ed essere in forma alla prima tappa di Phillip Island. Nei suoi occhi c’è fiducia, anche se la strada è ancora lunga.

Domanda semplice e scontata: come stai?

“Soffro ancora un po’ a stare in piedi, ma di certo meglio”.

Pensi di essere al top per l’Australia?

“Dai primi di gennaio punto a lavorare sulla preparazione atletica, senza più pensare alla riabilitazione. Spero di essere in forma nei prossimi dieci giorni”.       

Il passo gara è l’aspetto su cui dovrà concentrarti principalmente?

“Penso di essere più competitivo sul passo gara rispetto al giro secco, per quanto riguardo un run di 5-6 giri. Riguardo una gara intera ancora non so. Nei prossimi test dovrò disputare un long run, nonostante la condizione non sia ottimale, in modo da capire su quali aree lavorare”.

Hai detto che prenderai spunto da Davies sulle staccate. Cercherai di imparare qualcos’altro o basta quello?

“Credo che la frenata e l’inserimento in curva siano il punto forte di Chaz. Abbiamo Caratteristiche diverse. Percorrenza e uscita non sono così messo male. Non voglio però sacrificare troppo la staccata, per assomigliare a lui e perdere efficacia in altre situazioni. Mi serve quindi trovare il giusto equilibrio nella guida”.

Questa sarà la tua ultima grande occasione in Superbike?

“È sempre l’ultima occasione, questa sarà la vera occasione. Dopo un po’ di tempo ho finalmente una squadra e una moto che avrei scelto. Purtroppo gli ultimi anni sono stati un po’ troppo complicati”.

Davies, Lorenzo, Dovizioso e Melandri: su chi scommettere per il 2017?

“Solo il tempo ci darà le sue risposte. Vedremo.”

La Superbike è in crisi di ascolti. Basterà Melandri per risollevarla?

“Non saprei, il Campionato sarà interessante, perché ci saranno tanti piloti e squadre competitive”.

Che regalo hai scritto nella letterina a Babbo Natale?

“I desideri non si possono svelare”.

Hai mai pensato al ritiro?

“No, ho sempre creduto di poter essere ancora un pilota. Sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, proprio per questo non volevo illudermi. Sapevo di Ducati, ho aspettato la firma”.

Come trascorso questo 2016?

È stato un anno complesso. Pur di non pensare alle gare ho iniziato a lavorare, aprendo con mia sorella uno shop online. Ci piaceva creare un modo di diverso di vedere le moto”

Cosa pensi dei nuovi regolamenti?

“Io avrei invertito completamente i primi nove di Gara 1. Spostare solo il podio si rischia che la gara diventi ancora più noiosa, perché se il quarto classificato ha il ritmo del primo può fare il buco. Inoltre la troppa foga nel recuperare può comportare incidenti”.   

Cosa non ha funzionato con Aprilia?

 “Ci sono state troppe scelte non condivise. Il segreto è credere in quello che hai. Quando ti impongono una scelta in cui non credi sei già morto in partenza”.

  

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