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SBK, Tamburini: "Grazie a Yamaha punto al riscatto"

Il nuovo acquisto del team Yamaha Pata: "Il 2016 è stato un anno da dimenticare. Ora voglio la mia rivincita. Superbike? Solo se competitivi"

Tamburini: "Grazie a Yamaha punto al riscatto"

La stagione di debutto in Stock1000, datata 2015, lo ha visto contendersi il titolo fino all’ultima gara contro Lorenzo Savadori, ed anche per questa ragione, all’inizio della stagione successiva Roberto Tamburini era tra i favoriti per la conquista del campionato. Il passaggio inoltre da una Bmw privata ad un’Aprilia ufficiale sembrava poter dare ulteriore slancio alle sue velleità di vittoria, ma lo sport è imprevedibile, ed il settimo posto finale in campionato lo testimonia: “Non posso negare che dopo l’ottima prima stagione l’obbiettivo del 2016 fosse il titolo – spiega il riminese – ma poi diversi fattori non mi hanno permesso di raggiungere questo obbiettivo”.                

Cosa non ha funzionato?

“In prova siamo sempre stati molto competitivi, mentre in gara sono sorti sempre vari problemi. Il più grande riguardava l’anteriore, che in normali condizioni è tra l’altro uno dei miei punti di forza, e dove con il passare dei giri perdevo costantemente la fiducia in ingresso di curva. Questo può dipendere da vari fattori, ma non siamo riusciti a risolvere realmente la questione, ed è un peccato”.

Hai pagato il passaggio da Bmw ad Aprilia?

“Sicuramente sono moto molto diverse. Con l’Aprilia bisogna essere davvero a posto per essere veloci, ma l’adattamento non è stato un problema, e le pole che ho conquistato lo testimoniano. Il problema come detto era in gara, dove non riuscivo ad essere competitivo quanto sia io che la squadra volevamo”.

Ora però è tempo di voltare pagina, con l’obbiettivo di riscattarsi e pensare al futuro, che nel suo caso ha le sembianze di una Yamaha ufficiale

Un’altra squadra importante dove poter fare bene.

“Assolutamente, inoltre la squadra è supportata dal team Motoxracing, ovvero i ragazzi che mi hanno seguito nel 2015, con i quali mi sono trovato bene sia sotto il profilo personale che su quello professionale. Devo ringraziare soprattutto  Sandro Carusi del Motoxracing e Andrea Dosoli di Yamaha Europa per questa grande opportunità. Voglio assolutamente riscattarmi e tornare davvero competitivo come sono consapevole di essere”.

Hai già saggiato la nuova moto?

“Si ho potuto provarla nei giorni successivi alla fine del campionato a Vallelunga. C’era molto traffico in pista quindi non ho potuto girare come avrei voluto, in compenso posso dire che il primo approccio è stato positivo. Cominceremo a tracciare un primo bilancio dopo i primi test ufficiali. La moto comunque è senza dubbio veloce, e le vittorie dello scorso anno di Mahias lo testimoniano”

Si riparte dunque con lo stesso obbiettivo nel mirino, il titolo

“L’obbiettivo finale è quello, e sarebbe anche un riscatto personale dopo l’ultima stagione travagliata. In un campionato con pochi appuntamenti come la Stock 1000 bisogna comunque pensare gara per gara e non fare errori; la regolarità sarà fondamentale”.

Tutto questo con un occhio sull’obbiettivo a lungo termine, la Superbike.

“La mia speranza sarebbe quella di approdare in quel campionato, ma per farlo occorre ottenere grandi risultati in tutte le categorie minori come la Stock 1000. Inoltre credo che andare in Superbike per fare numero, e dunque con dei mezzi non all’altezza degli altri, sinceramente non è di mio interesse. Se quindi ci sarà la possibilità, la valuterò attentamente prima di fare scelte affrettate”.

E al mondiale invece, dato che tu hai già calcato quei palchi, ci pensi ancora?

“Nella vita mai dire mai. Sicuramente se arrivasse un occasione non la scarterei facilmente, ma occorre anche in questo caso pensarci attentamente, per evitare gli errori del passato. La mia mente comunque ora è proiettata qui nel mondo Superbike”.

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