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MotoGP, Petrucci: Senza infortunio potevo essere al fianco di Lorenzo

Danilo svela: "A inizio stagione mi è crollato il mondo addosso, ora voglio rimanere il più vicino possibile a Jorge e Dovi"

Petrucci: Senza infortunio potevo essere al fianco di Lorenzo

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Il suoi 2016 non è certo iniziato nel verso giusto. L’infortunio di Phillip Island ha reso la strada in salita a Danilo Petrucci. Lui però non ha mai pensato di gettare la spugna, stringendo i denti e tornando in pista. Non sarà salito sul podio come un anno fa, ma di certo la GP17 è un premio speciale, che lo ripaga dei tanti sforzi. C’era anche l’alfiere Pramac quest’oggi a Brembate di Sopra, in occasione delle festa di Natale Nolan, circondato dall’affetto del pubblico.

Cosa ti piacerebbe trovare sotto l’albero?

A dir la verità non ho ancora scritto la letterina, sono un po’ in ritardo. Credo che Ducati mi abbia già fatto un bellissimo regalo, ovvero la GP17. Ho comprato l’Enduro, però non penso arrivi per Natale”.

Iannone si è regalato la 1299.

“Io non ho nemmeno la patente per andare in strada con quella moto. Poi la 1299 è bella da tenere in salotto, è un'opera d'arte”.

Nel 2016 il meteo ha inciso tante volte. Cosa è mancato a Petrucci per essere competitivo come nel 2015?

“Ad Assen ero in testa con la pioggia, poi la moto si è rotta dopo l’interruzione, quella rimane una grande delusione. In Germania partivo con lo stesso tempo di Rossi, sono rimasto davanti per dieci giri, ma sono caduto per avere esagerato. Non sono riuscito a trovare la giusta fiducia con l'anteriore in Malesia, mentre in Australia ero riuscito a ottenere il terzo tempo. Tecnicamente penso abbia condizionato il fatto di avere una moto satellite, infatti a fine stagione non eravamo vicini ai primi. Poi c’è anche il discorso riguardante la moto ufficiale che ha influito, ma non so quanto”.

Per la GP17 tu e Redding sembravate disposti a tutto.

“Non so lui, ma per me era l’occasione da sfruttare. La mia stagione è iniziata a Le Mans, non avevo ambizioni di classifica, volevo riscattarmi, soprattutto dopo l’infortunio di inizio stagione. La GP17 era l’unico obiettivo da raggiungere. Tra l'altro Redding è arrivato davanti a me soltanto in due occasioni , Diciamo che la GP17 rappresentava un traguardo alla mia portata”.  

L’Incidente Phillip Island quanto ti ha cambiato?

Penso di aver perso il treno per cambiare squadra, magari approdando nel team ufficiale. Quest’anno il mercato è stato anticipato e io ero un po’ fuori dai giochi per via dell’infortunio. Ho dovuto mettermi l'anima in pace per non avere ulteriori stress oltre quello della mano. Dopo il primo infortunio mi era crollato il mondo addosso, poi  la seconda volto ho affrontato ogni cosa con più calma, senza velocizzare i tempi”.   

Tempo fa hai detto che in questo 2016 hai dovuto lottare con delle brutte sensazioni.

Era riferito al fatto di aver perso fiducia nella moto e nelle gomme quando sono caduto. Non avevo infatti la confidenza che serviva per le Michelin. Inoltre, correre contro il mio compagno, non è stato certo piacevole, perché dovevo evitare rischi”.   

Hai vinto il testa a testa con Redding. La nuova sfida ora è la GP17. Pensi di poter mettere in difficoltà Jorge o Dovi?

“Prima di tutto vorrei tornare a lottare con quelli che hanno le moto ufficiali. Mi piacerebbe imparare sia da Jorge che Dovi, prendendo spunto dalla loro esperienza. Già essere vicino a loro è un ottimo punto di partenza. Lorenzo ha vinto qualche Mondiale e non sarà certo facile precederlo”.  

Come sarà il clima in squadra con Scott dopo la recente stagione?

“Sinceramente non saprei, non ci ho mai pensato. Il compagno di squadra è il primo avversario, con una moto migliore dovrei essere più veloce. Il mio obiettivo non è arrivare davanti a Redding, bensì stare vicino a Dovizioso e Lorenzo”.

Ciabatti ha detto di essere fiducioso riguardo le gomme.

“Sono cambiate durante l’annata, in particolare in base alle pista. Credo che l’esperienza abbia aiutato Michelin a fornire gomme più performanti e anche una scelta più ampia. Penso possano essere migliori, anche se all’inizio ero abbastanza veloce.”

La Ducati 2017 sarà da Mondiale oppure Honda e Yamaha hanno ancora qualcosa in più?

“Ducati ha puntato apposta su Jorge per vincere il titolo, i suoi numeri in carriera sono abbastanza chiari. Non so quello che accadrà, anche se penso che la moto possa essere da Mondiale.”

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