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Torres: Non capisco i nuovi regolamenti, la SBK è una famiglia

Lo spagnolo svela: "In Spagna la Superbike non interessa, solo la MotoGP. Speriamo che Dorna la faccia crescere"

Torres: Non capisco i nuovi regolamenti, la SBK è una famiglia

Il 2016 è stato l’anno dell’apprendistato. L’occasione per conoscere la moto e scoprirla in vista della prossima stagione. Di sicuro nel 2017 l’asticella si alzerà per Jordi Torres, ma lui è convinto che si farà trovare pronto con un obiettivo ben definito.

Quest’anno hai preso le misure della BMW. Possiamo dire così?

“Penso che il 2016 sia stato un Campionato positivo. Ad inizio stagione c’erano diverse difficoltà, soprattutto il rapporto con i tedeschi per quanto riguarda la lingua, inoltre non avevamo una base già collaudata. Abbiamo dovuto capire quale fosse la strada da seguire, conoscendo la moto nel dettaglio. Per fare tutto ciò sono servite cinque, sei gare”.

Ti aspettavi che fosse così complicata questa avventura?

Penso di aver dato il 100%, forse addirittura di più. Genesio ha grandi ambizioni, forse a volte c’è troppa pressione, però è quello che serve per andare avanti. Se avessimo conquistato un podio sarebbe stato per fortuna, non certo per i meriti nostri. Anche Kawasaki e Yamaha hanno sofferto molto nell’anno del debutto”.

Nel 2017 l’obiettivo è terminare nelle prime tre posizioni?

Certo, voglio provarci a portare BMW sul podio. Ci mancano però diversi aspetti, uno su tutti è il telaio. Abbiamo una buon punto di partenza, però servono alcuni passi avanti. Dobbiamo inoltre essere più rapidi nell’apportare cambiamenti sulla moto, senza perdere troppo tempo”.

Cosa ti regala fiducia?

“Penso che la BMW abbia un motore potente, soprattutto sento grande fiducia all’anteriore, infatti non sono mai caduto. Forse con il forcellone e il posteriore fatichiamo più del dovuto”.

Quanto vi manca da Kawasaki e Ducati?

“Siamo a otto decimi da loro. Il prossimo anno sono convinto che tra le squadre in lotta per il podio ci sarà la MV Agusta, ma anche van der Mark e la Yamaha, così come la Honda con Hayden e Bradl”.

Negli ultimi anni gli spagnoli sono grandi protagonisti nel Motomondiale. Accadrà anche nelle derivate?

“In Spagna la Superbike non riscuote grande appeal, perché ai media interessa soltanto la MotoGP. Speriamo che Dorna lavori per far crescere il nostro Circus”.

Ti manca il Motomondiale?

“Non ci penso. Adesso sono contento di essere in Superbike. È un campionato diverso alla MotoGP, che avvicina i piloti alla gente, dove c’è un concetto più famigliare”.

Cosa pensi dei nuovi regolamenti?

“Devo dire la verità? Non ci ho capito nulla”.  

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