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MotoGP, Il braccio destro di Rossi: Nel 2017 punteremo al titolo in ogni classe

'Albi' Tebaldi: "Il futuro? CEV e CIV uniti in unico Campionato. Vinales? Non conosciamo ancora il suo vero potenziale"

Il braccio destro di Rossi: Nel 2017 punteremo al titolo in ogni classe

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Il 2016 ci ha fatto scoprire il talento di Nicolò Bulega, ma allo stesso tempio ha  messo in mostra le qualità di Franco Morbidelli, autore di una seconda parte di Campionato da incorniciare. In casa VR46 non manca la fiducia in vista della prossima stagione, perché la sensazione è quella di essere competitivi per la primi volta in tutte e tre le categorie del Motomondiale. Alberto Tebaldi, braccio destro di Rossi e responsabile dell’Academy, ne è convinto. 

Da dove si riparte?

“Ripartiamo da Bulega, un talento giovanissimo e allo stesso tempo sfortunatissimo nella seconda parte di stagione, avrebbe meritato il titolo di Rookie of the Year. Ma anche da Migno, che ha dimostrato grande crescita e costanza nel proprio percorso. C’è anche Pecco, un grande professionista, pronto per la Moto2, senza dimenticare Franco Morbidelli, Baldassarri e Luca Marini. Abbiamo davvero tante aspettative per il 2017”.

Quanto è distante la scuola spagnola?

“Non ci sentiamo così distanti da loro, l’unico gap è il tempo, dato che il nostro percorso è iniziato dopo. In questo sport la competizione è altissima, ci vuole del tempo per arrivare a ottenere grandi risultati. Come scuola non siamo inferiori a quella spagnola”.

Per arrivare nel Mondiale bisogna per forza passare dal CEV?

“Il CEV ha un livello di competitività e professionalità davvero grande. Non è il Campionato, bensì il contorno che alza la competizione. Questo aspetto era più marcato alcuni anni fa, adesso anche il CIV sta crescendo. Sarebbe bello unire entrambi i Campionati e crearne uno europeo”.

Nel 2017 la sensazione è quella che gli italiani possano puntare al titolo in tutte le categorie.

“Assolutamente sì, ne sono convinto. In Moto2 abbiamo Baldassarri e Morbidelli, in Moto3, Migno, Bulega e Antonelli hanno dimostrato di avere grandi capacità”.

Fenati ti ha impressionato nei primi testa di Jerez?

“Romano non mi ha fatto effetto, lui è velocissimo. I problemi erano altri, non certo il talento e la velocità”.

Meregalli ha detto che a Rossi non manca nulla per il titolo.

Secondo me Vale ha tutto e anche di più per il decimo Mondiale nel 2017. Il livello di competizione è altissimo, soprattutto la costanza di decimi su giro, così come le gomme. Sono i dettagli a fare la differenza. Speriamo che sotto il solito vestito, Yamaha celi un lavoro di sviluppo grande, soprattutto per quanto riguarda gli pneumatici.

Vinales vi fa più paura di Lorenzo?

“In parte sì. Di Jorge conosciamo tutto, di Maverick non sappiamo invece quale sia il suo vero potenziale. di certo è un grande talento”.

Come mai non corri il Monza Rally Show?

Devo ammettere che sono bravo a guidare l’auto. Come navigatore tra l’altro penso di essere pericolosissimo e poco preciso (sorride).   

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