Tu sei qui

MotoGP, Petrucci: vi spiego perché le SBK sono state più veloci

Il pilota Pramac Ducati sui test a Jerez: "le Pirelli da qualifica sono eccezionali, ma sul passo le MotoGP sono 2" più rapide"

Petrucci: vi spiego perché le SBK sono state più veloci

Nei test di Jerez ha fatto scalpore il tempo ottenuto da Jonathan Rea che, con il suo 1’38”721, non solo è stato più veloce di tutte le MotoGP in pista ma anche della pole position del GP fatta segnare ad aprile da Valentino (1’38”736). Il campione del mondo SBK non è l’unico a essere stato velocissimo, Davies col suo tempo sarebbe partito in seconda fila nella gara MotoGP e lo stesso Sykes.

Sono dei test e fare confronti con quello successo mesi prima non ha certo valore scientifico, ma dall’altra parte fa specie che moto derivate dalla serie possano tenere testa a dei prototipi. Una SBK può essere veramente più veloce di una MotoGP?

Abbiamo girato la domanda a Danilo Petrucci che ha diviso per due giorni la pista di Jerez con i colleghi della SBK.

Devo ammettere che quelle moto sono molto veloci, ma certi tempi vanno presi con le pinze” spiega il ternano.

Il punto chiave della sua analisi sono le gomme.

Fra le gomme che ci ha messo a disposizione Michelin per questi test abbiamo tutti utilizzato 2 opzioni per l’anteriore e una per il posteriore, erano tutte mescole abbastanza dure, da gara come si dice” sottolinea il ternano.

Ben diverso l’equipaggiamento delle SBK.

Ricordo le Pirelli, perché le ho usate sia nel CIV sia quando collaudavo la Panigale per Ducati. Le loro gomme da qualifica sono eccezionali per un giro secco, ma poi i riferimenti si alzano di un paio di secondi - racconta il pilota Pramac - Inoltre funzionano molto bene con le basse temperature e in questi giorni le temperature dell’asfalto sono state abbastanza fresche”.

L’arcano sembra svelato.

Le Michelin che abbiamo usato sono diverse, bastaipensare che dopo 22 giri con lo stesso pneumatico giravo ancora a mezzo secondo dal mio miglior giro, se analizziamo i passi le SBK sono circa due secondi più lente delle MotoGP” continua Danilo.

Anche sul giro secco con le Michelin sarebbe potuta andare diversamente.

Se ci avessero portato gomme leggermente più morbide, sempre da gara, avremmo abbassato molto i nostri tempi. Ricordo bene che nei test qui a Jerez, un anno fa, eravamo riusciti a girare in 1’38”0 usando quel tipo di gomme che poi è stato ritirate durante la stagione”, conclude.

Il caso è comunque interessante, perché mette in risalto quanto, alla luce di investimenti milionari per lo sviluppo, gli pneumatici possano influire sulle prestazioni. Al brutto anatroccolo per diventare cigno servono solo le scarpe giuste.

Foto © Alex Farinelli

Articoli che potrebbero interessarti