Johnny Rea con la sua Kawasaki Superbike beffa a Jerez i piloti MotoGP e migliora la pole di Valentino Rossi centrata nel Gran Premio di quest’anno, creando un gran baccano: come avrà fatto il pilota nordirlandese alla guida di un mezzo derivato dalla serie, con freni in acciaio (le MotoGP usano i dischi in carbonio) equipaggiato con le ottime Pirelli, gomme molto performanti, con una filosofia costruttiva e di sviluppo opposta a quella della Michelin?
È Giorgio Barbier, responsabile della Casa milanese nei campi gara a schiarirci le idee: “facciamo alcune constatazioni molto semplici –esordisce Barbier- Jerez è una di quelle piste che nei test invernali esalta le caratteristiche del tracciato stesso, ovvero, quando l’asfalto è freddo le moto hanno più grip; contrariamente, quando la temperatura si alza, a calare è la aderenza degli pneumatici. In sostanza: più fredda è Jerez, più veloci vanno le moto e calano i tempi sul giro”.
Non solo Rea, a dire il vero, ha battuto le MotoGP nel giro singolo…
“Non mi stupisco e mi ripeto: noi a Jerez abbiamo svolto diversi test e le temperature fredde ci favoriscono. Sono contento di aver visto anche gli altri andare forte, tra cui Melandri con la Ducati e Lowes con la Yamaha. Ma, se dovessimo tornare a correre in Andalusia in una stagione più calda, i tempi non sarebbero all’altezza di quelli visti oggi. Ma non ne sono così certo, sono tanti i fattori che determinano la prestazione singola. In questi casi, fare un pronostico non è affatto semplice”.
A Jerez avete portato materiale speciale per il test?
“No, noi abbiamo portato il materiale utilizzato a fine stagione. Pirelli ha fornito ai piloti SBK presenti a Jerez gomme ‘ferme’ nello sviluppo, non c’erano pneumatici diversi da quelli provati in gara due mesi fa. Non c'erano gomme specifiche dedicate a questo test”.
Avevate gomme soffici da Superpole?
“Sinceramente no. Alcuni team avevano delle gomme da qualifica in giro nel box ma, onestamente, non so nemmeno se l'abbiano usate. Più che altro, va fatta un’altra considerazione, se analizziamo la giornata di test…”
Facciamola…
“Io penso che se in pista ci fossero stati i big della MotoGP, anche i prototipi gommati Michelin avrebbero fatto scendere ulteriormente i tempi sul giro secco. E la classifica dei cronologici sarebbe stata leggermente diversa ma, attenzione: non stravolta. Devo anche dire che la Michelin sta lavorando molto bene, non è facile partire da zero come hanno fatto loro e serve molto tempo per raggiungere un livello prestazionale uniforme ed assoluto”.
Pensi che le diverse gestioni elettroniche tra SBK e MotoGP abbiano influito a Jerez?
“Si dice tanto che le SBK abbiano una elettronica ora più evoluta dei prototipi ma io non credo sia così. In MotoGP sono bravi a trovare nuove soluzioni ed evoluzioni in ogni ambito della moto, quindi, penso che il livello tecnologico sia sullo stesso piano. Inoltre, le MotoGP godono di telai più equilibrati, freni più potenti e distribuzioni dei pesi ottimizzate”.
Come lavorano le gomme a Jerez?
“Il layout della pista spagnola è molto particolare, ci sono momenti di criticità sia all’anteriore che dietro, sicchè, avere la gomma ‘centrata’ non è una cosa molto semplice, anzi. A Jerez serve equilibrio tra la capacità della gomma anteriore di entrare forte nei lunghi curvoni in appoggio e di quella posteriore che deve andarle dietro senza uscire dal binario. Perdere l’armonia nelle guida è un attimo. A Jerez è come stare su una gondola a Venezia”.
Buttiamola lì: con una gomma Pirelli da Superpole quanto calerebbero i tempi delle SBK?
“Mmm, diciamo che in mano ad uno specialista della Superpole quale Tom Sykes un secondo al giro è più che probabile come ipotesi. Ti posso dare una anteprima: in azienda stiamo lavorando per fornire ai piloti una gomma da Superpole che non duri solo un giro, bensì, qualche passaggio in più, a favore dello spettacolo sia per i piloti che per gli spettatori”.
È stata una richiesta di Dorna?
“Questa è una decisione presa anche con le squadre: non tutti amano le gomme da giro singolo e non tutti i team hanno la moto per usarla. Abbiamo parlato tanto con i team e con Dorna e, noi di Pirelli, non vogliamo scimmiottare i regolamenti degli altri campionati. Daremo valore alla Superpole con gomme spinte dalla durata di qualche giro nei quali molti piloti potranno giocarsi la prima fila”.
Il prossimo test Pirelli ufficiale sarà nei giorni precedenti alla gara di Phillip Island.