Tu sei qui

SBK, Laverty: "In Aprilia mi sento a casa"

Primo test bagnato a Jerez per l'irlandese che, dopo due anni in MotoGP, torna sulla RSV4 veneta con la quale ha già vinto 10 gare

Laverty: "In Aprilia mi sento a casa"

In pochi giorni Eugene Laverty è passato dalla MotoGP alla SBK. O meglio, nel giro di pochi giorni, il pilota irlandese è, dopo due stagioni vissute nel Motomondiale in sella a Honda e Ducati MotoGP, tornato alla guida della Aprilia RSV4 con la quale il trentenne di Toome ha già corso nelle stagioni 2012 e 2013.

Il primo test con il team Milwaukee è stato disturbato da una forte pioggia che, con l’aggiunta di una temperatura non propriamente estiva, ha reso la pista di Jerez davvero ostica e poco indicativa per trarre conclusioni ferme e precise. 

Ma Eugene proviene da un Paese in cui pioggia e freddo non mancano quasi mai e come lui stesso ha dichiarato sul suo profilo Facebook, la prima soddisfazione è già arrivata: “mi sono sentito molto bene: nonostante io abbia fatto solo 20 giri su pista bagnata, sono andato forte; il mio tempo sul giro in queste condizioni è stato veloce, forse non così lontano da quello su pista asciutta, perché l’asfalto di Jerez ha molto grip anche con la pioggia. Sono sorpreso della mia velocità e di come qui io mi senta a casa”.

Il metodo di lavoro del Milwaukee team e degli uomini Aprilia sono piaciuti molto ad Eugene: “è stato grandioso lavorare con la squadra, oggi. Sono stupito di come siano professionali i tecnici Aprilia: loro conoscono la moto davvero a fondo e abbiamo avuto una ottima intesa sin dal primo momento di questo primo giorno di lavoro”.

La comunicazione tra Laverty ed il nuovo compagno di box Lorenzo Savadori è iniziata ancora prima di scendere in pista: “ieri sera io e Lorenzo abbiamo parlato di come fosse la moto da me guidata nelle stagioni passate e di come l’avesse trovata lui al suo primo campionato in SBK e questa comparazione, seppur a parole, è stata interessante. Complessivamente, oggi è andata bene nonostante la pioggia, ma andremo a casa presto a cercare circuiti dove girare in condizioni meteo e di pista ottimali”.

Eugene ha anche le idee piuttosto chiare riguardanti il lavoro da fare sulla RSV4: “in condizioni di pioggia come quelle di oggi, la moto è già a posto; dopo 20 giri la RSV4 si trova al suo giusto livello prestazionale. Adesso, però, abbiamo bisogno di lavorare per capire come può essere il comportamento della moto in condizioni di asfalto asciutto”.

 


Articoli che potrebbero interessarti