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Il motociclismo paralimpico in corsa a Le Mans durante la MotoGP

Ci sarà una gara per piloti disabili il 21 maggio prossimo al GP di Francia

Il motociclismo paralimpico in corsa a Le Mans durante la MotoGP

Il circuito Ricardo Tormo, oltre ad ospitare i talenti del motomondiale lo scorso 13 novembre, ha fatto da cornice all’accordo tra l’associazione italiana Di.Di. Diversamente Disabili, l’associazione francese Handy Free Riders, Claude Michy, Promotore della tappa francese della MotoGP e Vito Ippolito, Presidente della FIM, per ospitare proprio durante il Gran Premio di Francia di Le Mans, il 19/20 e 21 maggio prossimi, la gara internazionale dedicata a piloti con disabilità.

Una grande opportunità per tutto il motociclismo paralimpico, disciplina nata appena 4 anni fa su spinta della Onlus italiana Di.Di. Diversamente Disabili che per prima al mondo ha organizzato gare riservate a piloti con disabilità: Australia, Nuova Zelanda, Colombia, Francia, Inghilterra, Spagna e Belgio i paesi coinvolti nelle 3 precedenti edizioni della Di.Di. World Bridgestone Cup. E con la crescita del movimento e la nascita in Francia nel 2016 della “PMR Bridgestone Cup” (Piloti con Mobilità Ridotta) promossa dalla Handy Free Riders di Stephane Paulus, entrambe le associazioni hanno deciso per il 2017 di fare il grande passo: proporre una tappa del loro campionato durante la MotoGP.

Non si tratta solo di sport, questi ragazzi sono portatori sani di entusiasmo e determinazione: la loro forza è contagiosa, e sono la dimostrazione vivente del “Never Give Up,”(non a caso è i loro motto), ossia mai arrendersi, perché nella vita tutto è possibile. Un messaggio diretto e immediato che è stato molto apprezzato dai vertici della MotoGP e della FIM.

Per il “sì” definitivo, fondamentale è stato il supporto di uno dei protagonisti della stagione 2016 della MotoGP, Lucio Cecchinello, Manager del Team LCR Honda nonché Presidente onorario della Di.Di. E la lungimiranza di Claude Michy, promotore del GP di Francia, che si è detto entusiasta di poter accogliere un evento unico come questo.

“Quando abbiamo iniziato nel 2013 a promuovere il motociclismo per disabili in Italia mi prendevano per matto - ha spiegato Emiliano Malagoli, fondatore e presidente della Di.Di. Diversamente Disabili - Ma il progetto è stato accolto dai ragazzi con tale entusiasmo che per soddisfare le tante richieste abbiamo creato una scuola guida con moto adattate, un progetto per facilitare l’ottenimento della Patente A Speciale e un campionato riservato, nazionale e internazionale. Abbiamo riportato in sella più di 150 persone con disabilità, fatto rilasciare 35 patenti AS, organizzato 8 gare dedicate con la partecipazione di circa 80 piloti di diverse nazionalità: a Valencia è stata la prima volta che mi sono sentito dire dalle istituzioni che il nostro progetto è uno stimolo e non un problema. E’ un grandissimo riconoscimento.
Non saremo mai arrivati a questo punto senza il supporto fondamentale di Bridgestone Italia e degli altri nostri partner come Premier, Leasys, Honda e Aci Roma. Un ringraziamento speciale lo voglio fare a Lucio Cecchinello, a Claude Michy e alla FIM per aver creduto nelle nostre potenzialità e per averci affidato l’organizzazione di un appuntamento così importante insieme a Stephane Paulus, che stimo moltissimo come persona e come pilota. Portare tutti i nostri ragazzi nel palcoscenico mondiale è un grande onore!”

“Siamo veramente felici di organizzare questo evento insieme ai nostri omonimi italiani della Di.Di. Diversamente Disabili - ha aggiunto Stephane Paulus, fondatore e presidente della Handy Free Riders - è un onore poter portare il motociclismo paralimpico in una vetrina così importante. Voglio ringraziare i nostri partner, Bridgestone, GD-Home, Worldline e tutte le persone, i volontari e i piloti che credono nei nostri progetti e ci supportano.”

“Stephane Paulus ha iniziato ad esibirsi a Mans nel 2012 durante lo “Show Mécanique” (NDR. manifestazione organizzata il sabato sera durante il Gran Premio, sulla griglia di partenza) - ha raccontato Claude Michy, promotore del Gran Premio di Francia - dando dimostrazione di una concreta capacità di superare il proprio handicap. La creazione di un campionato riservato a piloti disabili meritava quindi di essere ospitato all’interno di un evento di rilevanza mondiale quale è il Gran Premio di Francia, ed è una gran fortuna per noi organizzarlo con il coinvolgimento di Stephane ed Emiliano Malagoli, fondatori di questo genere di competizioni”.

“Ho partecipato ad alcuni loro eventi - ha concluso Lucio Cecchinello - quello che ti colpisce è lo spirito con cui affrontano la vita di tutti i giorni  e il messaggio che portano in sé semplicemente guardandoli, ossia che non bisogna mai arrendersi perché ci sono infinite possibilità. Sono contento di potermi mettere a loro disposizione: Emiliano e Stephane stanno facendo un gran lavoro nei loro paesi, ed è giusto aiutarli in tutti i modi possibili. Sono convinto che sarà un evento unico ed emozionante anche per noi “addetti ai lavori”.

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