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MV Agusta: ritenute Inps non versate? La smentita

Secondo le accuse riportate da alcune testate sarebbero stati utilizzati i contributi previdenziali per sistemare i conti. Secca la risposta

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Da tempo è nota la delicata fase finanziaria che MV Agusta sta attraversando da circa un anno a queta parte. Stime errate sui numeri di vendita e svrapproduzione hanno quasi portato al collasso il prestigioso marchio veresino. Al momento, stando a quanto ci è stato riferito dagli stessi uomini MV in occasione di un incontro ad EICMA, il piano prevede una profonda ristrutturazione dei volumi produttivi, oltre a rientrare man mano con l'esposizione debitoria nei confronti dei fornitori. 

In questa fase delicata però una nuova tegola sembra abbattersi sulle sorti di MV. A riportarne i dettagli è Varese News, testata online sempre attenta alle vicende della casa motociclistica. 

I FATTI- A quanto riportato, ci sarebbe un'indagine in corso della Guardia di Finanza a seguito di un presunto illecito riguardanti i contributi Inps da versare ai dipendenti. Sempre da quanto si legge, per rimediare alla pessima situazione di cassa ed accedere al credito con le banche, MV non avrebbe  versato i contibuti previdenziali ai dipendenti nelle casse dell'Inps per circa due anni, per un ammontare di 7.360 milioni di euro. Il reato in questi casi sarebbe di omissione di ritenute fiscali e contributive.

MA MV NON CI STA E RISPONDE - In una nota diffusa oggi, l'azienda MV per firma del suo Presidente G. C., smentisce tale procedura irregolare sottolineando come le varie ritenute fiscali e previdenziali siano state versate secondo quanto previsto dalla legge.

Di seguito il testo della nota:

"Facendo seguito agli articoli di stampa apparsi su alcune testate online, la società MV AgustMotor SpA, in relazione a presunte violazioni di natura tributaria e previdenziale, sottolinea:

• che ha sempre presentato regolarmente e nei termini di legge le dichiarazioni fiscali e previdenziali, riportanti l’ammontare del debito, anche regolarmente esposto nei bilanci della società;

• che sta versando le ritenute fiscali e previdenziali nei termini previsti dalla legge ancorché tramite regolare rateazione concordata con gli enti preposti;

• che a fronte della ristrutturazione debitoria in corso, le obbligazioni di natura fiscale e previdenziale, sono oggetto di rinegoziazione e riscadenziamento, nei termini consentiti dalla legge.

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