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MotoGP, Dovizioso: senza ali le moto sono meno sicure

"E' più facile bloccare la ruota anteriore in frenata". Sulla GP17: "il motore è più dolce in basso, il tealio permette maggiori regolazioni"

Dovizioso: senza ali le moto sono meno sicure

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Naturalmente, tutti gli occhi nel box Ducati erano puntanti su Jorge Lorenzo, nell’altra metà del garage, però, Andrea Dovizioso stava già lavorando per la prossima stagione. E’ stato lui a portare al debutto la nuova moto nei test di Valencia e a dare le prime indicazioni sullo sviluppo del futuro.

Andrea, iniziamo da Lorenzo: ti ha stupito il suo 3° tempo?
Sì e no, so che campione è Jorge e che non ha niente da imparare quindi non sono sorpreso della sua velocità di adattamento. E’ potuto partire da una buona base, la nostra moto non ha più limiti particolari. E’ andato forte, ma i tempi di oggi non sono troppo indicativi, ogni pilota ha fatto un lavoro diverso”.

Il tuo qual è stato?
“Questi sono due giorni importanti per noi, perché sono gli ultimi dell’anno. Sono partito con la GP16, poi sono salito sulla nuova moto e sono riuscito anche ad abbassare il mio tempo.

Quali sono le maggiori differenze?
Il motore ha un’erogazione più dolce ai bassi regimi. Il telaio, invece, permette una maggiore gamma di regolazione. Purtroppo non abbiamo molte gomme a disposizione per questi test e bisogna centellinare alcune prove”.

La nuova ciclistica risolve il problema di sottosterzo a centro curva?
Non ho ancora fatto determinate prove sull’assetto, sono partito dal setup di quest’anno. Era importante avere la conferma che non ci fossero lati negativi”.

Il prossimo anno dovrete fare a meno delle ali…
Oggi ho provato la GP16 senza e sono state prove molto indicative: il cambiamento è grande. La moto diventa meno sicura, in accelerazione il davanti si alleggerisce e diventa più facile arrivare al bloccaggio della ruota in frenata.

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