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Moto2, Zarco: "Ho trasformato la pressione in stimoli per vincere"

Il francese iridato a Sepang svela: "In futuro mi piacerebbe creare come Rossi un'Academy per i giovani"

Zarco: "Ho trasformato la pressione in stimoli per vincere"

Ha voluto chiudere in bellezza Johann Zarco. Non c’era modo migliore per festeggiare il secondo titolo in Moto2 che farlo sul gradino più alto del podio. La pista bagnata di Sepang non ha fermato il pilota francese, che scattava dalla prima casella dopo una super pole del sabato. Super come la gara, perché il transalpino ha messo in mostra una prestazione magistrale trionfando davanti a Franco Morbidelli.

È senza dubbio una grande emozione, non era facile mantenere la concentrazione dopo le difficoltà dell’ultimo periodo. Mi sentivo forte in queste condizioni, potevo anche accontentarmi del secondo posto, visto il piazzamento di Rins, però ci tenevo a vincere”.

È stato un finale di stagione dove non è mancata la pressione.

“Vero, però ho sempre avuto ben chiaro l’obiettivo da raggiungere. Non è stato facile, soprattutto l’inizio in Qatar con la falsa partenza. Ho cercato di riscattare le difficoltà, la pressione mi ha aiutato, perchè l'ho trasformata in stimolo raggiungere questo traguardo”.

Come mai hai sofferto all’inizio del 2016?

“Difficile dirlo, forse ho faticato ad adattarmi alla moto e al nuovo telaio. Però con il tempo sono riuscito ad emergere e vincere diverse gare”.

Cosa cambia rispetto al titolo di un anno fa?

“Questo è più emozionante, nel 2015 fin dal venerdì sapevo di essere il nuovo iridato. Qua l’ho conquistato alla domenica, al termine di una gara difficile, soltanto dopo aver tagliato la linea del traguardo. Devo dire che adesso sono molto più sereno (sorride)”.

Nella classe intermedia ti sei rivelato una certezza. Ora sei pronto per la MotoGP?

“Ci sono molti piloti forti in questa categoria, rimanere in Moto2 mi ha fatto crescere per il futuro, conoscendo meglio me stesso e la moto. Adesso mi toccherà la classe regina, consapevole che non sarà facile”.

Quest’anno la MotoGP ha visto ben nove vincitori e tante incognite. Ci pensi ad un eventuale podio?

“Sarebbe bellissimo, però ci saranno tanti aspetti da valutare dato che non mancheranno le novità per me come gomme e centralina”.

Hai avuto modo di confrontarti con qualche pilota della top class?

“Non ho parlato con nessuno di loro. Ho scambiato soltanto qualche parola con Rossi in conferenza, dato che è il mio idolo, ma nulla di più. Sono consapevole che mi attendono dei mesi dove dovrò lavorare e migliorare”.

Rossi in questi anni sta facendo crescere diversi giovani.

“È un’idea bellissima quella di Valentino di creare la VR46 Academy. Ha permesso a molti giovani di approdare nel Motomondiale, dove serve un grande impegno dal punto di vista economico. Mi piacerebbe anche a me in futuro, quando sarò arrivato al top della forma, avere una scuola dove aiutare i ragazzi a realizzare i propri sogni per correre in moto”.   

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