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MotoGP, Marquez: "Senza la caduta sarei sul podio"

Nonostante l'errore, il pilota Honda rilancia la sfida per l'ultima gara: "Bravo Dovi! Ma Valencia voglio vincere io!"

Marquez: "Senza la caduta sarei sul podio"

La sua corsa è finita sul più bello. Già, perché Marc Marquez aveva messo il podio nel mirino dopo una gara che lo aveva visto costantemente alle spalle della Yamaha di Rossi e le due Ducati. Lo spagnolo stava affilando le armi per il finale, ma a otto giri dalla conclusione ecco lo scivolone in curva 11 che spegne le sue ambizioni. Il 5 volte iridato è comunque riuscito a ripartite, terminando undicesimo alle spalle di Petrucci.  

“Queste condizioni si possono sempre incontrare qua in Malesia. Di sicuro quella di oggi è una caduta completamente diversa rispetto a Phillip Island. Fin dall’inizio ho cercato di essere cauto, ma perdevo troppo sul rettilineo dal gruppo di testa”.

Sei emerso sulla lunga distanza, poi la caduta ha vanificato gli sforzi.

“In seguito sono riuscito ad avere un buon ritmo, agganciando il gruppo di testa. Purtroppo sul finale ho commesso un piccolo errore. A dir la verità non ho avvertito nulla di strano, dato che ho seguito la stessa traiettoria. Forse ho aperto troppo presto il gas, si è chiuso l’anteriore e sono finito a terra Certo se non avessi già vinto il mondiale ora avrei un po' di strizza, ma è anche vero che avrei corso diversamente".

Hai comunque terminato la corsa.

“L’unica cosa che ho pensato dopo la caduta è stata quella di salire nuovamente in sella alla moto e concludere la gara per il mio team”.

Hai optato per i dischi in carbonio.

“Ero un po’ confuso sulla scelta, dato che non li avevo mai utilizzati prima d’ora. In caso di molta pioggia sarei partito con quelli standard, però l’asfalto non era così bagnato. Prima della gara ho detto a Santi Hernandez che sarei partito con i dischi in carbonio, dato che l’ultima scelta spetta a me”.

Dovessi tornare indietro la rifaresti?

“Forse all’inizio erano un limite, però rimango convinto del fatto sia stata la decisione migliore, perché guadagnavo molto in frenata e potevo permettermi di spingere. Se non li avessi utilizzati non sarei stato così competitivo”.

Cosa sarebbe  finita senza quell’errore?

Senza la caduta sarei arrivato secondo o terzo, di sicuro sul podio, ma alla fine sono caduto. Per fortuna il Campionato è già finito”.

C’è stata anche una bella bagarre con Crutchlow.

“È sempre molto difficile combattere con lui, di sicuro è stato un bel confronto, peccato che entrambi siamo caduti”.

A vincere è stato Dovizioso.

“Con Andrea c’è un ottimo rapporto, penso sia un grande pilota per Ducati e merita questo successo. Ognuno di noi pensava che potesse essere lui il nono vincitore nel 2016”.

A Valencia ce ne sarà un decimo?

Magari Pol o Aleix Espargarò, sarebbe bello. Anzi no, voglio vincere io (sorride)”.  


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