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MotoGP, FP3: Vinales all'attacco, Marquez 2° davanti alle Yamaha

A Sepang, Lorenzo e Rossi inseguono la coppia di testa. Barbera porta la Ducati al 5° posto, Bautista 10° col nuovo motore

FP3: Vinales all'attacco, Marquez 2° davanti alle Yamaha

Dopo la pioggia di ieri, i piloti della MotoGP hanno trovato l’asfalto asciutto (chiazze d’umido a parte) per l’ultimo turno di libere valido per l’accesso diretto nelle Q2. I riferimenti si sono abbassati gradualmente durante tutta la sessione, ma è negli ultimi minuti che i piloti hanno dato fuoco alle polveri.

Il centro perfetto è stato segnato da Maverick Vinales, l’unico a essere riuscito a girare sotto il muro dei due minuti. Lo spagnolo ha portato il limite fino a 1’59”947, confermando i progressi della Suzuki in questo finale di stagione. Anche il compagno di squadra Aleix Espargarò è andato forte, chiudendo al 7° posto con un ritardo di poco superiore al mezzo secondo.

Torniamo alle parti alti della classifica con il secondo posto di Marquez, a soli 85 millesimi da Maverick. Marc aveva saltato ieri il secondo turno di prove a causa di una gastroenterite ma sembra essersi rimesso in forze. La Malesia sta regalando soddisfazioni anche a Lorenzo, 3°  a 96 millesimi dalla testa.

Jorge guida la pattuglia Yamaha, con Rossi al 4° posto anche lui con un distacco contenuto, 160 millesimi. Il Dottore ha comunque dimostrato di tenere un buon ritmo in tutto il turno.

Alle sue spalle in classifica (e anche nel giro buono) c’è Hector Barbera ritornato sulla Ducati GP14, lo spagnolo ha fatto meglio di Iannone, che lo segue con il 6° tempo. Ottima la prestazione di Andrea tornato in sella solo ieri (e per un turno) dopo il lungo stop. Anche Dovizioso è in Top Ten, con l’8° tempo davanti a Pol Espargarò.

Accesso diretto alle Q2 conquistato anche da Bautista con l’Aprilia. Alvaro (come anche Bradl, 16°) oggi ha disposizione un nuovo motore che garantisce qualche cavallo in più alla RS-GP.

Esclusa invece dalla Q2 la coppia Pramac Redding e Petrucci, rispettivamente 11° e 12°. Stessa sorte anche per Cal Crutchlow, caduto mentre cercava di migliorarsi alla curva 7 (lo stesso è punto in cui era scivolato una ventina di minuti prima Hernandez). Il vincitore del GP di Australia è 13° davanti a Smith, Laverty, Bradl, Miller, Hernandez, Rabat e Bradl.

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