Accento francese ma passaporto italiano, Piero Taramasso è il responsabile Michelin per le due ruote, MotoGP compresa naturalmente. E’ lui a essere salito sulla nostra GPOneCar a Sepang, parlando a 360° del ritorno del gommista francese nella massima serie del motociclismo.
“Ritornare in MotoGp dopo 7 anni non è facile: team, moto e piloti sono esigenti e i circuiti difficili - racconta - Le potenze sono altissime e l’elettronica quest’anno aiuta molto meno, quindi le gomme devono sopportare tutto questo”.
Eppure, in Qatar il primo GP fu da record.
“La verità è che non ci aspettavamo una partenza così - ricorda - Per noi questo è un anno di apprendistato, volevamo fornire gomme sicure e la prestazione assoluta non era il primo obiettivo, lo sarà nella prossima stagione”.
I problemi arrivarono dopo.
“Delle gomme si parla quando ci sono problemi, non quando le cose vanno bene - sorride - Quando succede qualcosa, gli pneumatici vengono mandati a Clermont-Ferrand dove abbiamo esperti che analizzano tutte le coperture con grande precisione”.
Una delle leggende ricorrenti su Michelin, è la gomma speciale riservata ora a uno ora a un altro pilota.
“E’ del tutto impossibile - garantisce Taramasso - le gomme vengono divise in lotti e consegnate a Irta che li assegnano per sorteggio”.
I piloti, invece, si sono lamentati a volte della qualità altalenante degli pneumatici.
“E’ raro che succeda, abbiamo un ottimo controllo qualità, ma a volte accade che il pilota abbia sensazioni diverse - spiega - I motivi possono essere molteplici: una diversa pressione di gonfiaggio, un cambiamento nella temperatura dell’asfalto o che la termocoperta non l’abbia scaldata correttamente. Nel 99% dei casi succede una di queste cose, poi non posso escludere che ci possono essere dei difetti causati dal trasporto”.
A due GP dalla fine dell’anno, abbiamo anche chiesto a Taramasso di dare un voto a Michelin su quest’esordio.
“Do un 6 e mezzo - non si fa sconti - Un po’ più che sufficiente, non abbiamo fatto molti errori, il momento peggiore è stato in Argentina ma ci è servito per fornire un prodotto migliore”.
Ma non è finita qui, perché si è anche parlato di un particolarissimo test su una MotoGP. Non vo vogliamo svelare niente, guardate il video qui sotto. E scusateci per l’audio non perfetto, ma in Malesia l’aria condizionata più che un lusso è un esigenza.