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MotoGP, Dovizioso: Lorenzo? il suo limite avere guidato solo Yamaha

"Per questo motivo potrebbe essere più difficile per lui adattarsi a Ducati, a me l'esperienza su altre moto aveva aiutato"

Dovizioso: Lorenzo? il suo limite avere guidato solo Yamaha

Il penultimo "giorno" di scuola dei piloti della MotoGP inizierà a domani in Malesia, il 2016 è quasi definitivamente dietro alle spalle ma questo non significa che i piloti abbiano perso le loro motivazione. Almeno non è il caso di Andrea Dovizioso, “forse ad altri capita, ma io non ho questi problemi. Non mi capita di avere le batterie scariche in qualche momento della stagione. Molto dipende anche sa come vanno le cose e in questo momento stanno andando bene”.

Però è anche impossibile non pensare al futuro, che per il forlivese significherà trovare al suo fianco Lorenzo. In molti si chiedono come si troverà Lorenzo sulla Ducati.

Sono discorsi da bar” avverte il Dovi, che però si lascia trascinare nella discussione: “Jorge ha passato tanti anni in Yamaha, senza guidare mai un’altra MotoGP, e per questo potrebbe fare più fatica“ la sua ipotesi.

Anche Andrea era arrivato dalla Yamaha, ma sua la situazione era diversa

Per me è stato molto difficile perché in quel momento la moto non funzionava, c’erano limiti troppo grossi - ricorda - Però avevo guidato altre MotoGP nel passato, Honda e Yamaha, e questa esperienza mi ha aiutato molto”.

Anche Iannone cambierà moto passando alla Suzuki.

E anche lui, come Lorenzo, ha guidato solo una MotoGP - continua - E’ più difficile per me capire come potrà trovarsi non avendo mai guidato la Suzuki. La loro moto mi sembra migliorata molto ultimamente, credevo che ci fosse stato un’evoluzione anche nel motore, ma mi hanno detto che non è così”.

Suzuki, in virtù dei risultati ottenuti quest’anno, perderà le concessioni.

“E’ un vantaggio importante quando devi recuperare un grande distacco, altrimenti non fa una grande differenza”, spiega.

Finita la digressione, Dovizioso si concentra su Sepang.

Corriamo sempre sulle stesse piste ed è intrigante per me scoprire le modifiche al tracciato”.

La pista è stata riasfaltata e anche la pendenza di alcune curve è cambiata, in particolare quella dell’ultima curva.

Devo ancora fare il giro della pista in scooter, ma mi sono già fatto un’idea - dice - Una curva in contropendenza crea sempre problemi a una moto, perché non ti consente di aggredire né in entrata né in uscita”.

Nonostante i tanti punti interrogativi, il Dovi è comunque fiducioso.

“Sepang è una delle mie piste preferite e vengo da due buone gare. Nel GP di Aragon siamo riusciti a migliorare il setup della moto e stiamo andando più forte”.

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