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MotoGP, Vinales: ieri un disastro, oggi il podio

"Con delle qualifiche migliori avrei potuto lottare per la vittoria. Sono riuscito a fare mia la Suzuki"

Vinales: ieri un disastro, oggi il podio

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Sembra proprio che in Yamaha ci abbiano visto giusto puntando su Maverick Vinales. Che lo spagnolo avesse un bel bagaglio di talento si sapeva, ma quest’anno ha aggiunto alla velocità la maturità, che significa costanza di risultati e capacità di gestire le situazioni complicate.

Come oggi, a Phillip Island, partito 13° è salito sul podio, facendo poco peggio del suo prossimo compagno di squadra Valentino Rossi.  

Dopo un fine settimana disastroso posso essere solo contento, sono riuscito addirittura a cadere entrando ai box - dice ridendo - Questo podio vale quanto una vittoria per me. Perfino la gomma anteriore dura l’ho decisa all’ultimo secondo, sullo schieramento, e ho fatto una buona strategia”.

Maverick è stato calmo - si fa per dire - nei primi giri.

Ho trovato fiducia e poi ho spinto, mi sono divertito passavo due piloti al giro - continua - Il mio piano era essere veloce nell’ultima parte di gara e così è stato, giravo mezzo secondo più veloce di Aleix e del Dovi”.

Il distacco dai primi due, però, era ormai troppo grande.

Se avessi fatto delle migliore qualifiche, oggi avrei potuto lottare per la vittoria - il rammarico - L’anno scorso, su questa pista, avevo fatto una bella bagarre con Cal, ma oggi è stato troppo veloce, magari succederà a Sepang”.

Non è l’unica sfida a cui può pensare, il terzo posto in classifica occupato da Lorenzo è a soli 11 punti.

Jorge è vicino e proverò a prenderlo, mentre per il secondo è molto difficile, soprattutto perché Valentino è molto veloce sia in Malesia che a Valencia”, l’analisi.

Dopo una tale crescita, è quasi un peccato che Vinales lasci la Suzuki.

“In questo momento riesco a guidare la GSX-RR come voglio, l’ho fatta mia, ma non vedo perché non dovrei fare lo stesso anche con la Yamaha”, assicura.

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