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MotoGP, Rossi: la nuova M1? un segreto anche per me

"So solo che stanno lavorando su telaio e motore. Serve prendere una nuova strada, quest'anno non siamo riusciti a migliorare"

Rossi: la nuova M1? un segreto anche per me

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Phillip Island è il posto giusto per Valentino per dimenticare Motegi. Una pista che gli piace, in cui ha vinto tanto e su cui, almeno oggi, splendeva anche il sole. Il Giappone è ormai lontano, anche se qualche ricordo inevitabilmente riaffiora.

Non ero arrabbiato domenica scorsa, ma triste per avere perso l’opportunità di fare una bella gara. Avrei potuto portare a casa un bel risultato invece di niente dopo un fine settimana in cui avevamo fatto un buon lavoro”, ricorda.

Hai capito il motivo della caduta?
No e non so se sia meglio o sia peggio”.

In che senso?
Meglio perché se avessi fatto un chiaro errore sarei ancora più di spiaciuto. Peggio perché dai dati non abbiamo trovato niente di strano, forse sono entrato solo un pelo più largo in quella curva. Io comunque sono sempre dell’opinione che quando un pilota cade è perché sbaglia”.

Le Michelin si sono rivelate spesso critiche all’anteriore, come si risolve il problema?
E’ complicato, perché noi piloti dobbiamo spingere per ottenere buoni risultati, non possiamo trattenerci. Anche per Michelin è difficile migliorare in quel punto, anche se a Brno abbiamo provato delle gomme per il prossimo anno e mi sono sembrate migliori”.

La caduta ha lasciato altri strascichi?
Ho scoperto di essermi rotto il dito mignolo della mano sinistra. Mi dà un po’ di fastidio ma non è un problema nella guida, intanto non lo muovo comunque. E’ solo brutto da vedere (ride)”.

La lotta per il Mondiale è chiusa, hai parlato con Marquez?
Non ci siamo visti, ma penso che avrò l’occasione questo fine settimana per fargli i complimenti”.

Ora dove si trovano le motivazioni?
Per me la più grande è fare punti e cercare di salire sul podio in queste ultime tre piste. Sono molto diverse fra loro, anche per le condizioni atmosferiche, e, a parte Valencia, mi piacciono molto”.

Tre gare e poi proverai la nuova M1…
So che stanno lavorando su telaio e motore, niente di più. Sarà interessante anche per me vederla per la prima volta, è chiaro che abbiamo bisogno di seguire una nuova strada.

Cosa è successo quest’anno?
Siamo partiti da un livello alto ma il fattore più importante è che poi non siamo più riusciti a migliorare. Nel 2014 lo avevamo fatto e anche nel 2015, con un nuovo telaio arrivato a metà stagione. Questa volta invece non è stato così in questa stagione e nelle stesso tempo Honda e Suzuki ci sono riuscite”.

Anche la rottura del motore al Mugello ha influito?
“Lì per lì era sembrata una cosa da nulla, ma alla fine ha influito”.

Sono stati tolti dei cavalli in nome dell’affidabilità?
Diciamo che il motore è rimasto sempre lo stesso (ride)”.

Ora pensiamo a Phillip Island…
Arrivare in questo posto è sempre una bella sensazione, se rimanesse il sole come oggi sarebbe fantastico anche se sfortunatamente le previsioni dicono ci sarà un peggioramento. La più grande differenza la fa la temperatura, anche perché le gomme vengono stressate troppo sul lato sinistro e non abbastanza su quello destro. Con il caldo diventa tutto più facile, ma con il freddo può essere pericoloso”.

Quali sono le tue aspettative?
Nei test invernali non ero andato male e abbiamo dei dati su cui lavorare. L’anno scorso avevo faticato in prova ma ero stato veloce la domenica. Voglio una bella gara dopo l’errore a Motegi.

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