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MotoGP, Ezpeleta: Quando Rossi si ritirerà tiferanno i suoi piloti

Il boss Dorna: "Il Motomondiale è in buona salute grazie alle nuove regole e Vale rimarrà per sempre"

Ezpeleta: Quando Rossi si ritirerà tiferanno i suoi piloti

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Passato, presente e futuro. C'è proprio tutto nell'intervista esclusiva rilasciata da Carmelo Ezpeleta a Guido Meda in occasione del round di Motegi. Il boss di Dorna ha parlato delle novità rappresentate dalla centralina unica e il ritorno di Michelin, ma anche della crisi che il Motomondiale ha saputo lasciarsi alle spalle. Si guarda quindi al futuro con grande fiducia, un futuro che dovrà però fare i conti con l'eventuale addio di un'icona come Rossi. Secondo Ezpeleta il calore del pubblico e la passione non verrà comunque a mancare.  

A cosa sono dovuti gli otto vincitori diversi di questa stagione?

"È stato grazie alla centralina unica, penso che abbia contribuito molto. Sicuramente senza questa novità Suzuki non avrebbe vinto con Viñales. Fino ad ora avevano dominato Yamaha e Honda. Adesso, con l’elettronica unica, sono tutti più vicini".

C’è stata una polemica sulle ali, che alla fine sono state vietate. Qual è la sua personale visione su questa vicenda?

"L’idea sarebbe che le case possano proporre un certo tipo di carenatura e, una volta iniziata la stagione, siano autorizzate a cambiarla una sola volta durante l'anno".

Tra le grandi novità del 2017 ci sarà la Ktm. Com’è che si avvicina alla MotoGP?

"Io me la aspetto competitiva, penso che abbiano fatto bene ad entrare. Hanno cominciato molto tempo prima, non sono venuti a provare con noi prima che la moto fosse ultimata. I piloti, che sono piloti di MotoGP credo che dimostreranno di essere competitivi e molto veloci"

La Moto2 non convince tutti, cambierà?

"Forse non convince i puristi, ma a Jerez una Moto2 attuale gira più forte del record che fece Valentino con l’ultima Honda classe 500. Vorrei mantenere il motore unico anche dopo che scadrà il contratto con la Honda. Se sarà un motore prototipo o derivato di serie non lo so. Non escludo niente. Stiamo esplorando tutte le possibilità. I piloti poi dicono che passare dalla Moto2 alla MotoGP è ottimo".

 Qual è la sua opinione sul Mondiale dopo Valentino Rossi?

"Per me Valentino, il giorno in cui si ritirerà come pilota, continuerà a rimanere nell'ambiente. Se Valentino resterà qui, rimarrà la passione, perché la passione può essere diretta verso di lui o verso i suoi piloti".

In un Mondiale bello come questo c’è stato spazio anche per qualche polemica, ad esempio il sorpasso di Rossi su Lorenzo a Misano.

"Non ci ho visto nulla di irregolare o di particolare. E’ il bello del motociclismo e li controlliamo a sufficienza. E’ stata una questione tra loro due".

Perché piste come Monza o Imola o altre piste all’estero non possono ospitare il Motomondiale?

"Ci sono circuiti veramente pericolosi, dove i problemi non si possono risolvere. I piloti sanno molto bene ciò di cui hanno bisogno".

Com’è la relazione con la Formula 1? È una convivenza facile nella distribuzione dei calendari? C’è un dialogo?

"Il dialogo c’è sul discorso sicurezza. Dall’altra parte c’è un dialogo mio personale con Bernie Ecclestone. Facendo 21 gare la F1 e 18 noi, è impossibile non avere concomitanze, ma cerchiamo di fare in modo che siano il meno onerose possibile per le televisioni. Pensiamo sempre che una delle questioni fondamentali sia quella di fare un Mondiale di MotoGP sostenibile dal punto di vista economico. Lo spettacolo non è migliore con 26 moto, o con 28, o con 24 o 23".   

La crisi è alle spalle?

"La crisi per noi è alle spalle. Abbiamo avuto la fortuna di riconoscerla prima degli altri, quando gli sponsor del tabacco ci abbandonarono. Abbiamo così iniziato un cammino che attraverso le classi CRT e Open ci ha portato alla MotoGp attuale che contiene i costi e garantisce spettacolo".

Perché è cambiato il fornitore di gomme?

"Il governo giapponese ha chiesto alle sue maggiori industrie di contribuire alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. E Bridgestone si è dovuta allineare. Per cui abbiamo optato per Michelin, ma senza gara d’appalto. Per noi era vitale che il gommista volesse non solo fare un business, ma realizzare delle buone gomme. Loro hanno questa intenzione. Se si potesse arrivare a un sistema dove, con lo stesso numero di pneumatici, il pilota ha la possibilità di scegliere gomme diverse, mi sembra la strada giusta. Dobbiamo vedere se lo possiamo fare, stiamo lavorando in questa direzione.

Cosa pensa degli attuali piloti?

“Ogni venerdì mi meraviglio di come parlino i piloti fra di loro. Impariamo molto da quello che dicono e io lo prendo molto in considerazione. Ma avere la possibilità di averne uno che è stato pilota fino a pochissimo tempo fa, Loris Capirossi, è importantissimo. Così è stata fondamentale la sua presenza nello sviluppo della centralina unica. Noi cerchiamo di vedere se nel Paddock c'è gente che ci possa aiutare a capire quello che è vitale".

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